Frutta nelle scuole, Manzato: un'esigenza di cultura e salute di fronte al cibo spazzatura
Mercoledi 18 Aprile 2012 alle 13:28 | 1 commenti
Regione Veneto - Insegnare a nutrirsi nella naturalità , consumando frutta e verdura di stagione e di territorio, contrastando le abitudini alimentari sbagliate foriere di obesità e di cattiva salute. E' l'obiettivo che si pone il programma "Frutta nelle Scuole", promosso dall'Unione Europea, realizzato in Italia tramite il Ministero delle Politiche agricole e che nel Veneto coinvolge oltre 65 mila alunni tra i 6 e gli 11 di 432 scuole di primo grado.
Il progetto, giunto alla terza annualità , è stato illustrato questa mattina negli uffici regionali di Mestre, presente l'assessore all'agricoltura del Veneto, Gabriele Ferri di Naturitalia (capofila del raggruppamento di imprese che distribuisce la frutta e la verdura), Massimo Brusaporci di Alimos (la cooperativa che gestisce le misure d'accompagnamento del programma sul territorio) e Francesca Sabella della Direzione scolastica regionale. L'iniziativa si concreta con la fornitura di prodotti ortofrutticoli freschi, ma anche con "misure di accompagnamento: strumenti didattici, giochi e visite a fattorie per capire come e dove nasce il cibo genuino e perché l'alimentazione naturale fa bene alla salute. "Siamo in grado di offrire ai bambini delle scuole aderenti al progetto un ampio assortimento di prodotti ortofrutticoli italiani di eccellenza", ha sottolineato Ferri, ricordando che il raggruppamento Naturitalia comprende le principali organizzazioni di produttori italiane: Alegra, Apofruit Italia, Apo Conerpo, Apot, OP Nordest, Orogel Fresco e VOG Products. "Quest'anno - ha fatto presente Brusaporci - è prevista in Veneto la realizzazione di 45 giornate a tema, 114 visite in fattorie didattiche e stabilimenti, 391 orti scolastici oltre a strumenti ludico-didattici consegnati a tutti gli alunni coinvolti".
"Adottare abitudini alimentari sane ed equilibrate - ha detto dal canto suo l'assessore regionale - è diventato ormai un vero e proprio obiettivo culturale: noi sappiamo che utilizzare cibi naturali, del territorio e di stagione fa bene alla salute e fa bene al territorio stesso. Purtroppo gli stili di vita e la pubblicità imperante non spinge verso abitudini salutari, che noi invece vogliamo e dobbiamo promuovere in funzione di un futuro migliore delle giovani generazioni".
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Sara
http://www.centrifugamigliore.it