Fracasso:risparmio energetico e incentivi fiscali
Lunedi 2 Agosto 2010 alle 15:58 | 0 commenti
Stefano Fracasso, Partito Democratico - Risparmio energetico: "Il Veneto si batta per la conferma degli incentivi fiscali". Il consigliere regionale del Pd: "Senza rinnovo un danno serio per l'economia veneta"
"Gli incentivi fiscali al risparmio energetico sono un volano di sviluppo, oltre che una misura concreta per la difesa dell'ambiente. E il Veneto, con 36 mila domande annue, è la seconda regione in Italia per l'uso di questi strumenti, sia per numero assoluto di interventi, che per incidenza rispetto alla popolazione. Contro il rischio concreto che il Governo non rinnovi le detrazioni al 55%, occorre che la Regione Veneto faccia sentire forte e chiara la sua voce. Se su temi come questi si colpisce uno strumento usato soprattutto al Nord, vuol dire che davvero il federalismo è destinato a restare solo sulla carta".
Stefano Fracasso, consigliere regionale del Partito Democratico, lancia un appello alle istituzioni venete: "Con le detrazioni al 55% - nota Fracasso - si è dato in questi anni un concreto incentivo alle piccole imprese e allo sviluppo della green economy. Un mancato rinnovo si tradurrebbe inevitabilmente in un danno per un settore che è forte in Veneto più che nel resto d'Italia.
"I dati dell'Enea - afferma il consigliere del Pd - dimostrano in modo chiaro che, per lo Stato, questi incentivi sono uno strumento virtuoso, perché il saldo tra il gettito perso e quello creato è positivo, con 3,3 milioni di euro di maggior gettito creati per le casse dello Stato. In un momento in cui l'economia veneta deve trovare la strada della ripresa, è essenziale che le istituzioni della Regione si uniscano all'appello già rivolto al Governo da Assolterm e Assotermica per la conferma delle detrazioni".
"In tempi di crisi - conclude Fracasso - questi incentivi sono riusciti a creare una controtendenza per le piccole imprese che operano nei settori dell'edilizia, della termoidraulica, degli infissi e del solare termico, un comparto che in Italia occupa 16 mila addetti. Sono anche un atto concreto per raccogliere la sfida europea di ottenere entro il 2020 una riduzione del 20% delle emissioni di Co2 e un 20% della produzione energetica da fonti rinnovabili".
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