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Categorie: Sanità
FP CGIL sul piede di guerra con Ulss 6: "Assunzioni autorizzate da Regione insufficienti"
Mercoledi 28 Ottobre 2015 alle 18:13 | 0 commenti
FP CGILÂ
Nell'incontro del tavolo tecnico che si è tenuto in ULSS 6 tra la direzione aziendale e le
organizzazioni sindacali, è stato comunicato che la Regione Veneto ha autorizzato l'azienda di Vicenza ad assumere appena 26 unità , di cui soli 12 infermieri ed operatori socio sanitari, a fronte di un fabbisogno calcolato dalla direzione (ma per noi sottostimato) di 45 unità !!
"Le assunzioni autorizzate dalla Regione non bastano, le difficoltà organizzative in cui versa l'ULSS 6 si scaricheranno ancora sul personale !! Non si può mandare avanti la sanità sulla pelle dei lavoratori – Ora basta, pronti a bloccare la sanità ed a denunciare nuove violazioni"Â
La notizia è grave, le nuove assunzioni autorizzate dalla Regione non sono sufficienti a garantire né
il turn over, né l'apertura della terapia intensiva pediatrica, né coprire le assenze temporanee ed
improvvise. L' Ulss ha la grave responsabilità di aver chiesto troppo tardivamente alla Regione
l'autorizzazione ad assumere, e la Regione ha la gravissima responsabilità di non autorizzare il
reale fabbisogno comprimendo ulteriormente gli organici con gravissime ripercussioni sulla qualitÃ
e funzionalità dei servizi e dei reparti, scaricando tutto il peso delle difficoltà sul personale.
Perseverare da parte della Regione con le scelte di tagliare sugli organici di infermieri, oss e
medici, e nel contempo garantire la regalia elettorale di 25 milioni di euro ai medici di base e
continuare a sperperare denaro pubblico non intervenendo sui progetti di finanza dei nuovi
ospedali che costano ai cittadini veneti oltre 70 milioni di euro l'anno, porterà inevitabilmente allo
scontro, dentro e fuori i posti di lavoro.
La FP CGIL non esiterà a denunciare alla direzione territoriale del lavoro qualsivoglia violazione in
materia di orario, dalle ore di lavoro settimanali, ai riposi giornalieri ai recuperi tra un turno e
l'altro.
Priorità andrà data all'attività istituzionale e non alla libera professione, dovrà essere concordato
in azienda con la RSU un protocollo operativo per la gestione delle assenze improvvise sopratutto
nei reparti e servizi h24 che rischiano di essere oltremodo esposti, ed andrà attentamente
monitorata la situazione sotto il profilo della salute e della sicurezza del personale e del servizio in
quei reparti che opteranno per la sperimentazione del turno sulle 12 ore, informando e
coinvolgendo nell'osservatorio gli RLS e le Organizzazioni Sindacali.
In assenza di risposte, come FP CGIL attiveremo i nostri uffici legali e mobiliteremo, da subito, i
lavoratori e le lavoratrici.
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