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Forza Sergio, Forza Silvio

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 8 Dicembre 2013 alle 20:54 | 0 commenti

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Da VicenzaPiù n. 261 nelle edicole e sfogliabile comodamente dagli abbonati online - Onorevole Berlato la sua scelta degli ultimi giorni ha sorpreso un momentino perché si parlava di una sua fuoriuscita dal Pdl nel caso in cui il Pdl si fosse trasformato in qualche altra cosa, come ora è Forza Italia. Invece lei rimane accanto a Berlusconi.

Io ho fatto una scelta di coerenza, io sono stato eletto nel 2009 al Parlamento Europeo sotto il simbolo del Pdl, adesso il consiglio nazionale ha scelto di cambiare il nome del partito da Pdl in Forza Italia e coerentemente con l’impegno assunto nei confronti dei miei elettori ho scelto di rimanere nel partito con il quale sono stato eletto. Se poi vedrò che oltre al cambiamento del nome ci sarà il cambiamento del metodo e qualcuno vorrà tornare a dei metodi che escludono la partecipazione della base del nostro partito o vorrà far calare scelte dall’alto questo mi metterà nella condizione di fare scelte diverse.

Si parlava di Pdl come partito pesante e di Forza Italia come partito leggero e dicasi, leggasi partito degli affari: c’è Galan, c’è Sartori, personaggi contro le cui eventuali malefatte lei sta lottando. Anche qui non c’è una contraddizione?

Guardi io è una vita che combatto contro il malaffare, contro la volontà di qualcuno di arricchirsi ai danni dei cittadini. L’ho sempre fatto e continuerò a farlo. Se emergerà dalle indagini che sono in corso che alcuni esponenti anche di rilievo del partito nel quale milito sono implicati in vicende di malaffare o di reati di grosso tipo a questo punto sarò io a chiedere ai vertici del mio partito se preferiscono avere al loro interno persone per bene oppure componenti del malaffare. E in base alle scelte che farà Berlusconi e il vertice nazionale del partito poi farò anche io delle scelte conseguenti.

Una lettura pratica di questa sua scelta fa pensare ad un discorso sottostante, lei è un cacciatore quindi può impallinare o essere impallinato. Rimanere nel gruppo dei possibili impallinatori le consente di controllarli?

Ma, guardi, innanzitutto io rimango saldamente legato alla mia base elettorale che mi ha seguito in tanti anni e che continua a seguirmi con un radicamento territoriale del quale sono orgoglioso. Con loro continuo ad avere un rapporto di stretto legame e con loro sono abituato a fare le scelte. Questo cosa comporta? Comporta il fatto che nella misura in cui dovessimo trovare incompatibilità tra il nostro modo di pensare e di agire e il modo di pensare di alcuni che sono all’interno del partito saremmo liberi veramente di fare scelte diverse. Per il momento abbiamo confermato la nostra lealtà sia a Silvio Berlusconi che al partito con il quale io sono stato eletto. Per il momento questa è la nostra scelta. Se le cose andranno come ci è stato promesso, cioè che il Pdl prima, adesso Forza Italia sarà un partito che cercherà di attrarre l’elettorato di centro destra con quello che è lo spirito che già c’è in Europa con il Ppe, allora noi ci sentiremo a casa nostra. Nella misura in cui invece dovessimo constatare che siamo stati presi in giro e che, anziché limitarsi al cambiamento del nome del partito (ci è stato spiegato per questioni di appeal di marketing elettorale, ci è stato detto che Forza Italia riesce ad essere più attraente sotto il profilo del marketing, quindi ad avere anche una notevole attrazione nei confronti dell’elettorato, notevole in più rispetto a quanto non abbia il Pdl), dovessimo constatare invece che c’è qualcuno che ha preso l’occasione, prenderà l’occasione per portare questo partito alla deriva e ad un atteggiamento o metodo che noi abbiamo sempre combattuto non avremmo dubbi sulle scelte che andremo a fare.

Berlusconi è in rotta di collisione con Galliani nel Milan perché la figlia Barbara vorrebbe Galliani fuori, mentre lui per vecchi legami lo vorrebbe dentro. È una cosa che assomiglia al rapporto Berlusconi-Galan o no?

Io continuo ad avere delle posizioni molto distinte e distanti dal gruppo Galan-Sartori e continuerò ad averle perché il loro modo di fare politica è diametralmente opposto al mio. Noi vogliamo il coinvolgimento della base, noi lavoriamo per un partito radicato sul territorio, noi lavoriamo e insistiamo per garantire democrazia interna al partito, il loro concetto di politica è molto diverso dal nostro. Manteniamo queste distinzioni pur essendo attualmente all’interno dello stesso partito. Credo che nei prossimi mesi ci saranno elementi che potranno fare chiarezza e garantire ancora maggiore distinzione tra quello che è il nostro modo di fare politica e il loro modo di fare politica che  noi non condividiamo.

I tanti piccoli imprenditori che si sono rivolti a lei per essere protetti nella questione degli appalti più o meno pilotati saranno più forti con lei dentro Forza Italia e saranno ancora fiduciosi nel duo operato o potranno pensare a chissà quali accordi sottostanti?

Io ho avuto un incarico preciso da parte di molti imprenditori che mi hanno chiesto di fare da megafono alla loro voce, alla loro protesta nel chiedere che venisse fatta chiarezza sul sistema degli appalti pubblici in Veneto. Mi sono state consegnate documentazioni molto importanti, molto corpose che io ho portato pari pari alle autorità inquirenti. Adesso alcuni degli elementi che sono stati portati hanno trovato riscontro nelle indagini che sono state fatte nella nostra regione. Coloro che mi hanno dato fiducia mi hanno chiesto di denunciare il malaffare devono stare tranquilli perché io mi sono assunto nei loro confronti degli impegni e non sarà certo il partito nel quale milito che mi indurrà a fare scelte diverse rispetto a quelle che ho fatto coerentemente con loro e con il mio modo di fare politica. Combatteremo fino in fondo per fare in modo che venga fatta chiarezza indipendentemente da come si chiamerà il partito dentro il quale militerò.

Una domanda mi viene spontanea prima di salutarla. Lei adesso torna a Strasburgo e trova Lia Sartori sua collega all’europarlamento. È  ancora responsabile del gruppo di lavoro sulle infrastrutture europee?

Io troverò al parlamento europeo più di settecento deputati in rappresentanza di 28 paesi membri dell’Unione Europea, tra questi miei colleghi ci sono Lia Sartori ed altri,  altre persone che sono state elette al Parlamento Europeo e che forse si ripresenteranno per chiedere il consenso per essere rieletti nel maggio prossimo. Io mi rivolgo alla mia base elettorale e a coloro ai quali ho dato la mia parola di tenere coerentemente la bussola in mano per continuare a rispettare a combattere per difendere quei valori e quegli ideali che mi contraddistinguono e contraddistinguono tutta la comunità umana che a me fa riferimento. Altri miei colleghi si rivolgeranno alla loro comunità umana ammesso che ce l’abbiano…

Le chiedevo se è ancora responsabile del gruppo di lavoro sulle infrastrutture europee

Arrivo subito. Loro ovviamente si rivolgeranno e chiederanno i voti, qui non si è nominati al Parlamento Europeo ma si è eletti, e sarà la gente che deciderà. L’on. Sartori ha un incarico importante in Europa in qualità di presidente della commissione e evidentemente in base all’incarico che ha chiederà di avere sostegno da parte di coloro che hanno finora avuto con lei dei rapporti che sfoceranno anche, se lo riterranno opportuno, in un consenso nei confronti suoi. La base alla quale mi rivolgo io è molto diversa e molto distante rispetto alla base elettorale di Lia Sartori.

Lei è in gamba e continua ad essere politico fino in fondo. La mia domanda era un po’ … maliziosa. Le discussioni attorno a Galan-Sartori si svolgono intorno al sistema di  assegnazione degli appalti per le infrastrutture, Lia Sartori è la referente delle infrastrutture europee. Non vede una qualche contraddizione in queste due cose?

La mia occupazione attuale è quella di essere deputato al Parlamento Europeo in rappresentanza del mio elettorato, non spetta a me né fare il magistrato, né fare il carabiniere o l’ufficiale della Guardia di Finanza. Io mi sono limitato a denunciare il malaffare che emergerebbe dalla documentazione che mi è stata consegnata, non spetta a me fare nomi di coloro che sono protagonisti del malaffare ma spetta agli inquirenti. Rispetto il lavoro della magistratura e degli inquirenti e saranno loro a dire se esiste il malaffare e quali sono i malfattori che hanno o che avrebbero dissanguato i veneti negli ultimi quindici anni.

Buon viaggio allora.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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