Forza Renzi e forza Padoan, obtorto collo
Lunedi 10 Marzo 2014 alle 11:40 | 0 commenti
Riceviamo da Adriano Verlato dell'associazione Vicenza Riformista - Fare il punto su una situazione potrebbe sembrare un atto di presunzione. Non è così. Si tratta del normale desiderio di mettere ordine su una serie di avvenimenti che si sono verificati negli ultimi mesi. Partiamo con un cenno sul governo Monti. Sembra ormai assodato che sul suo governo ci siano state luci, ma anche alcune ombre.
Quello che non lascia dubbi è, invece, il comportamento del sostenitore Berlusconi che, da un certo momento in poi, ha iniziato una pseudocampagna elettorale fatta di virulenti attacchi quotidiani al governo e ad ogni suo atto. Com’è finita, è cosa nota. Poi è arrivato il governo Letta. Il presidente Napolitano ha, secondo chi scrive, pensato bene che con le urgenze di governo che c’erano e con la legge elettorale Calderoli in funzione, non fosse il caso di andare ad elezioni anticipate. Il paese sarebbe stato per mesi in balia dei mercati e praticamente ingovernato nonostante tutti gli adempimenti verso l’Europa. Dopo qualche mese di scaramucce e attacchi verso il nuovo governo,’ il popolo della libertà ’ passò definitivamente all’opposizione e tolse la fiducia all’esecutivo Letta. Alcuni deputati di centrodestra, guidati da Alfano, non condivisero il tentativo berlusconiano di far cadere anche questo governo, confermarono il loro appoggio e si costituirono in Ncd ( nuovo centro destra). Letta e i suoi ministri ottennero la fiducia e iniziarono un cammino virtuoso verso il risanamento dei conti e verso le riforme che l’Europa ci chiedeva. Quì i pareri divergono. C’è chi dice che il passo del governo Letta fosse troppo moscio e chi, al contrario, che, stante la situazione che ora cercherò di spiegare, abbia fatto tutto quello che poteva ( io sono di questo secondo parere).Si potrebbe discutere sul fatto di aver accettato la cancellazione del’Imu sulla prima casa, operazione che ha provocato gravi danni al bilancio statale e a quelli comunali.
Letta, comunque, in campo internazionale si è mosso con abilità e fanno testo tutte le dichiarazioni dei colleghi premier durante il suo governo ed anche post dimissioni. Dopo le figure rimediate da Berlusconi in Europa, la classe e la pacata fermezza del nostro, ci hanno restituito la credibilità che avevamo smarrito. All’interno, stavano partendo molte riforme e un piano, per lavoro e sviluppo, era già pronto. A quel punto le cose precipitarono. Renzi aveva vinto le primarie per il ruolo di segretario del Pd. Le prime dichiarazioni furono abbastanza tranquille. Lui prometteva di tenere il fiato sul collo del governo, e questo ci stava, e di sostenere Letta fino alla chiusura del semestre europeo con la presidenza dell’Italia. Aggiungeva, inoltre, che avrebbe fatto di tutto per cambiare la legge elettorale e che non sarebbe stato presidente del Consiglio senza passare da elezioni. Tutte cose apprezzabili, ma che non si realizzarono. Iniziò, quasi contemporaneamente, una serie di pesanti critiche quotidiane a Letta, al governo e ad ogni decisione questo prendesse. Insomma, lo definì pure inconcludente. Come sopra accennato, il nostro ex premier aveva pronto un valido piano di interventi che avrebbe affrontato i problemi urgenti. Renzi stoppò l’iniziativa dicendo a Letta di aspettare. Solo successivamente si capì che l’energica iniziativa dell’allora premier avrebbe reso meno impattanti gli interventi che il segretario aveva in animo di proporre. Si arrivò molto presto alla famigerata riunione del direttivo che vide Renzi mettere i componenti davanti ad una alternativa del tipo: “ volete continuare con Letta per i prossimi 10 mesi oppure sostenere un mio governo fino al 2018?†: Gli sventurati risposero come sappiamo. Da iscritto al Pd, non posso fare a meno di dire che la gran parte del direttivo ha dimostrato più fedeltà alla propria bottega che al giusto rispetto per il lavoro che Letta stava facendo. Così va il mondo, si dirà ; ma non è certo una giustificazione.
Il nuovo premier è stato eletto. Il suo programma è stato enunciato. Siamo in attesa di vederne i contenuti. Nonostante il mio giudizio, per quel che vale, negativo verso i comportamenti di Renzi per arrivare a palazzo Chigi, sono costretto a sperare che riesca in pieno nei suoi propositi. Non fosse così, il nostro paese si troverebbe in gravi pericoli di ogni sorta. Quindi, obtorto collo, forza Renzi e forza Padoan.
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