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Fornero senza ritegno

Di Giorgio Langella Sabato 21 Aprile 2012 alle 21:13 | 0 commenti

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Elsa Fornero, ministro, dice: "In questo Paese c'è poco spirito costruttivo, ma anzichè lamentarsi e protestare bisogna lavorare insieme. Forse ne avremmo tutti qualche beneficio". Ma si rende conto di quello che sta combinando lei e il governo? Cinque milioni (si, proprio 5.000.000) di cittadini che vorrebbero lavorare e non possono (disoccupati, sfiduciati che non cercano più lavoro, rassegnati); cassa integrazione in aumento vertiginoso (99.722.546 ore solo in marzo); taglio di salari e pensioni (è calcolato che ogni singolo lavoratore perderà 1.900 euro) ...

Toglie la gratuità dei ticket ai disoccupati e, poi, sostiene che è stato un "refuso". E dà i numeri degli "esodati" (persone che avevano concordato di andare in pensione anticipata con lo "scivolo" e che si trovano senza lavoro e senza pensione). Sono 65.000 in totale, dice. Poi no, corregge che è un dato annuale. Dà la colpa alle imprese. Poi sono i lavoratori che non collaborano. Scrive un disegno di legge che permette licenziamenti individuali senza giusta causa. Lo fa per la crescita del paese. Il suo "capo" Monti sostiene che non c'è nessun "margine per deroghe al rigore". Aumentano accise, tasse, balzelli di tutti i tipi. I ricchi godono, tanto pagano gli altri. I lavoratori e i pensionati sono quelli che denono fare i sacrifici e, lorsignori, la chiamano "rigore".
Insomma un caos totale. Si ha l'impressione che i "professori" che sono stati messi al governo siano dei mediocri improvvisatori (tutto meno che statisti con prospettive di cambiamento), dei dilettanti che stanno facendo di tutto per colpire i più deboli e nulla per far pagare la crisi a chi l'ha creata.
E, poi, ci vengono a dire che "c'è poco spirito costruttivo" ... vorrebbero che i cittadini fossero rassegnati, inermi, in attesa dei colpi che vengono loro sferrati. Non è così. Quei lavoratori che scioperano, quei cittadini protestano, quei giovani urlano la loro rabbia fanno bene. Perché è ora di far capire a "lorsignori" che non c'è più tempo e che devono andarsene e lasciare decidere ai cittadini chi deve governare. Monti, Fornero e gli altri vadano via. Sarebbe un beneficio per tutti (e senza il "forse").

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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