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Fornero colpisce: Poltronesofà licenzia tre lavoratrici associate in partecipazione

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 20 Luglio 2012 alle 00:33 | 1 commenti

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Torino, Poltronesofà manda a casa tre lavoratrici associate in partecipazione. Si erano rifiutate di certificare il rapporto di lavoro autonomo, firmando un questionario precompilato. Per i sindacati un ricatto bello e buono

Di Rassegna.it

A seguito dell'entrata in vigore della riforma Fornero, Poltronesofà ha deciso di licenziare tre lavoratrici di Torino che non hanno accettato la "certificazione". Ne danno notizia i sindacati di Torino Filcams (commercio) e NIdiL (atipici) parlando di "ricatto" da parte dell'azienda.

"La legge 92/12 - spiegano i sindacati - limita infatti a tre il numero massimo di associati in partecipazione per ogni azienda, salvo la possibilità di certificare fino a scadenza i contratti già in essere. A differenza di altre realtà commerciali che hanno stretto positivi accordi con il sindacato per l'assunzione a tempo indeterminato di tutti gli associati (vedi, nei giorni scorsi, il gruppo Tracks Retail di Rivoli), la ditta - il cui marchio è stato pubblicizzato a lungo con il noto spot del quale era protagonista Sabrina Ferilli - ha scelto di far ‘accomodare sul sofà' di casa propria le tre ex associate".

 

Secondo la ricostruzione dei sindacati, l'azienda "pretendeva infatti che fossero le stesse lavoratrici a confermare, con questionario già precompilato dal datore di lavoro e falsando la realtà, che il loro rapporto di lavoro rispondeva alle caratteristiche di autonomia previste dalla legge per l'associazione in partecipazione. A fronte della loro indisponibilità, Poltronesofà ha risposto con il recesso immediato dal contratto".

"Le tre lavoratrici torinesi - prosegue la nota dei sindacati- si aggiungono a una lista di altri ex colleghi licenziati da Poltronesofà in altre città d'Italia, a conferma dell'atteggiamento vergognoso di un'azienda che non solo non ha risposto alle richieste di incontro inviate sia dalle segreterie nazionali sia dalle stesse Filcams e NIdiL di Torino, ma ha, in seguito all'approvazione di una norma della riforma Fornero non particolarmente ‘rivoluzionaria', adottato il peggior atteggiamento possibile nei confronti dei propri lavoratori, licenziandoli. Ancora una volta una norma carente si traduce in un'arma di licenziamento nelle mani di aziende senza scrupoli, che non intendono rispettare le regole e i livelli salariali previsti dai Contratti Collettivi Nazionali di lavoro.
Filcams e NidiL Torino, in coordinamento con le strutture nazionali, si batteranno in tutte le sedi possibili per il diritto dei lavoratori "associati in partecipazione" di Poltronesofà ad un contratto in regola e a tempo indeterminato".

Leggi tutti gli articoli su: Rassegna.it, Poltronesofà

Commenti

Dandee
Inviato Sabato 21 Luglio 2012 alle 09:28

Io,con lo stesso procedimento, sono stata licenziata il 3 Aprile. E oltre a questo regalo di Pasqua che mi hanno fatto, ancora devo vedere lo stipendio di marzo!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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