Formazione, il Consiglio regionale approva la legge
Giovedi 23 Marzo 2017 alle 18:34 | 0 commenti
Con 39 voti a favore e 6 astensioni è stato approvato il Pdl 19 di iniziativa dei consiglieri Zaia, Finco, Rizzotto, Finozzi, Barbisan, Brescacin, Gerolimetto, Sandonà , Valdegamberi e Montagnoli relativo al "Sistema educativo della regione Veneto". Introdotto dal relatore della legga, il vicepresidente Massimo Giorgetti, il testo è stato discusso in maniera articolata dall'aula e al momento del voto ha visto riproporsi sostanzialmente l'esito già espresso in Commissione, con una larga maggioranza composta da Lega Nord, Gruppo Zaia Presidente, Forza Italia, SiamoVeneto, Fratelli d'Italia-An Mcr, Partito Democratico, Alessandra Moretti Presidente, Veneto Civico, Lista Tosi e Veneto del fare e l'astensione del Gruppo Misto-Articolo 1 Mdp e del movimento 5Stelle e il voto favorevole del resto dell'aula.
In sede di dichiarazione di voto il consigliere Graziano Azzalin (Pd) ha voluto ringraziare sia il relatore Giorgetti sia il collega di partito Claudio Sinigaglia per il contributo portato al dibattito per poi sottolineare "come questa legge cerchi di dare una risposta a un mondo, quello del lavoro, in continua evoluzione - ha detto Azzalin - Sono stati apportate importanti modifiche sia in commissione come nel dibattito in aula presupposto e testimonianza di un modus operandi di particolare importanza e rilevanza. Ora bisogna cercare di dare gambe solide a questa legge". Voto favorevole e commento positivo anche da parte di Pietro Dalla Libera (Veneto Civico) che ha parlato di "una buona legge, molto importante per i nostri giovani" in sintonia con quanto espresso anche da Franco Ferrari (Amp) per il quale è stata approvata "Una buona legge, che forse andava varata prima". Articolato l'intervento di Pietro Ruzzante del Gruppo Misto-articolo 1 - MDP il quale ha motivato la sua astensione "che non è un votare contro - ha detto Ruzzante - La mia astensione riconosce gli elementi positivi di questa legge, che non mancano. Tuttavia nell'astenermi colgo anche uno iato, una diversità , tra quello che si discute in quest'aula e quanto accade fuori da quest'aula e ciò è un problema che riguarda la maggioranza e che lascia in noi tutti l'impressione che ci sia qualcosa sotto il tappeto" riferendosi a quanto aveva già delineato dal consigliere Azzalin relativamente alle polemiche tra esponenti della maggioranza sulla gestione dei corsi professionali da tempo al centro di una articolata polemica. L'assessore Elena Donazzan ha quindi replicato notando come "questa legge vede oggi la conclusione di un lavoro durato due anni fondato sulla forte relazione esistente nella nostra regione tra mondo del lavoro e formazione professionale - ha detto l'assessore - il dibattito nella commissione e in aula è stato importante e assicuro i consiglieri che il dialogo continuerà su questa tema anche in futuro, perché sia il confronto costruttivo con la Commissione consiliare e la concertazione con la realtà socio-economica sono elementi necessari per garantire programmazione e solidità al progetto formativo. I pilastri della nuova norma sono quattro: Istruzione, Formazione, Lavoro, Enti territoriali. Una caratteristica saliente della proposta è la sua flessibilità con percorsi legati al territorio e personalizzati perché abbiamo messo al centro della nostra legge, come è stato ben colto dal collega Sinigaglia, la persona. La persona è centrale nella nostra legge e con essa è centrale la famiglia, perno del sistema educativo. Lavoro come valore, ma anche come materia di insegnamento in una Regione che. Spesso ha anticipato il legislatore nazionale nell'individuare in questa materia soluzioni positive e che in Italia è preceduta solo dal Trentino, che per altro gode di ben altri mezzi e risorse economiche, nel minor numero di abbandoni scolastici" .
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