Forconi, Ginato e Galan
Domenica 5 Gennaio 2014 alle 13:21 | 0 commenti
Riceviamo da Gianni Padrin e pubblichiamo - I Forconi sono arrabbiati perché hanno perso il lavoro, perché pagano troppe tasse, perché non hanno da pagare la gita della scuola ai figli, perché l’iva è sempre più alta, perché se i fornitori non vengono pagati non puoi far niente per il loro fallimento, perché la giustizia è troppo lenta, perché il costo del lavoro è troppo alto.
Perché l’acqua del rubinetto è inquinata, perché le discariche percolano inquinando le falde, perché l’aria è inquinata, perché i politicanti di destra, centro e sinistra ci hanno rubato e continuano a rubarci il futuro e tante “altre belle cosetteâ€, con il loro “lavoro†in parlamento e nelle varie amministrazioni. Ecco che la moglie di Galan (che ha comprato il suo “miniappartamento†di 300mq con 3.000 mq di terra, guadagnati “onestamente†insieme a “San Berlusconiâ€), risponde ai diseredati: "Andate a lavorare!". Mentre Ginato mostra la sua “scarsa†busta paga, dicendo: "Sono appena entrato in parlamento". Peccato che lui e i suoi 5 amici Pd vicentini in transatlantico hanno già votato gli F35, tante leggi infami, prendono ancora i lauti finanziamenti ai loro partiti, mentre altri della coalizione o ex coalizione si comprano i diamanti, gli appartamenti, le donnine, le lauree e con i nostri soldi girano per i negozi di lusso con le auto blù e autista, mettendo anche le mutande nel conto spese… E questo, caro segretario Menegozzo, non c’entra niente che li abbiano votati 32mila vicentini, sempre colpevoli sono, anche quando hanno fatto finta di niente, quando i loro vicini di banco non erano in parlamento, prendendo i schei, mentre invece erano al mare o a fare accordi di inciuci o approvare nelle commissioni belle parole, salvo poi fare il contrario al voto.
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