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Fonti di Recoaro. Ascom: "La Regione intervenga subito"

Di Marta Cardini Mercoledi 25 Maggio 2011 alle 15:43 | 0 commenti

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Fonti di Recoaro. Ascom: “La Regione intervenga subito”

Grido d’allarme di Confcommercio sul degrado delle terme. Rispondere è compito di Venezia, proprietaria della struttura. Si va verso una dismissione? L’assessore regionale Ciambetti precisa che nella Conca di Smeraldo ci sono altre priorità.  Per il recupero si fanno i nomi di  Joao Ferreira Nunes e del paesaggista Gonçalo Byrne. I commercianti: “Inutile scomodare architetti famosi”.

Terme di Recoaro in vendita, all’asta, oppure no? Se ne discute molto in questi giorni anche fra i cittadini. Intanto la struttura versa nel degrado, soprattutto è evidente il decadimento di Villa Tonello, uno dei simboli delle Terme. Enrico Soprana, presidente Confcommercio per il mandamento di Valdagno lancia un appello alla Regione: “Occorrono- afferma Soprana- interventi strutturali urgenti. Non si può più rimandare. Bisogna partire dall’oggi, guardando in avanti perché le potenzialità ci sono e la volontà sia locale che della vallata dell’Agno è stata più e più volte ribadita. La Confcommercio sarà sicuramente disponibile a collaborare e a coinvolgere fattivamente i propri associati. Le amministrazioni che si sono succedute negli anni  hanno cercato in vari sistemi di favorire la modernizzazione  ed il rilancio del  Centro Termale di Recoaro Terme, gli operatori del commercio turismo e servizi locali si sono più volte resi disponibili a collaborare concretamente. Ma in questo caso è la Regione che deve intervenire, dare l’input”. Per la legge non ci sono dubbi: l’acqua, e non solo quella termale, è di proprietà pubblica, quello che chiamiamo demanio idrico. La Regione può dare in concessione l’utilizzo delle sorgenti. Nel caso di Recoaro, le Terme di Recoaro Spa, sono di proprietà regionale per il 99.9 per cento e questa società ha la concessione per lo sfruttamento delle acque termali e terapeutiche. Come succede, ad esempio, per l’acqua Lora di Recoaro, un prodotto imbottigliato all’origine e commercializzato dalla società San Pellegrino Spa, società a capitale privato, che paga una concessione per poter emungere l’acqua. È vero che la Regione intende vendere o mettere all’asta le Fonti?  “L’ipotesi di una dismissione - dice Roberto Ciambetti, assessore regionale al bilancio - è prematura al pari di ogni altra idea, visto che a Recoaro abbiamo ben altre urgenze e priorità. Quando sarà il momento opportuno si valuterà cosa fare, ma qualunque soluzione si individuerà, questa verrà discussa con la realtà locale, Comune, cittadini e operatori economici di Recoaro in primo luogo”. Per quanto riguarda il degrado in cui versa Villa Tonello, dalla Regione ricordano che la villa è un’opera d’arte sottoposta a vincoli di Soprintendenza per cui l’unica strada è il restauro rispettoso, anche se il degrado dell’edificio, le infiltrazioni e l’ammaloramento del tetto sembrerebbero essere  il risultato di mancati interventi di manutenzione nel passato al pari di quanto accade in altre strutture di minore rilevanza architettonica. L’intero complesso, comunque, sarebbe al centro di un progetto di recupero di grande valenza culturale e architettonica, che partirebbe dalle idee progettuali dell’architetto Joao Ferreira Nunes e del paesaggista Gonçalo Byrne.  “I primi interventi di recupero - aggiunge Ciambetti-  quelli ineludibili, che riguardano oltre al Villino Tonello anche le vecchie autorimesse e la strada d’accesso: si tratta di circa 450 mila euro, che attendono solo gli ultimi passaggi burocratici di un percorso iniziato mesi or sono”. A tutto questo Enrico Soprana risponde: “Non occorre scomodare famosi architetti e progettisti illustri. Esistono già progetti realizzati da professionisti locali che propongono validissime soluzioni alla ristrutturazione dell’area”.
 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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