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Regione del Veneto  -  Èstato approvato oggi a Venezia dal Comitato di Sorveglianza del Fondo Sociale Europeo del Veneto il rapporto annuale di esecuzione 2011. L'andamento del Programma Operativo del FSE del Veneto nel 2011 è caratterizzato da tre elementi: l'accelerazione sui pagamenti (con riferimento all'attuazione finanziaria); il consolidamento e l'avanzamento procedurale delle azioni già avviate; la riproposizione delle misure di contrasto alla crisi per quanto riguarda la programmazione.

I nuovi interventi finanziati nel 2011 hanno riguardato, in modo particolare, la diffusione di politiche attive rivolte ai percettori di ammortizzatori sociali, la riqualificazione del capitale umano, la promozione del re-inserimento lavorativo della popolazione colpita dalla crisi e il sostegno alle imprese in grado di rilanciare il sistema veneto. I dati di avanzamento finanziario del POR FSE Veneto evidenziano complessivamente una buona performance del programma, la cui capacità di impegno al 31 dicembre 2011 si attesta al 63,78%. ed evidenzia un discreto aumento degli impegni per oltre 457 milioni di euro a fronte dei circa 410 milioni registrati al 31 dicembre 2010. L'Asse Occupabilità, in linea con l'andamento dei primi anni di programmazione, continua a registrare un trend positivo in riferimento all'avanzamento finanziario, aumentando la capacità di impegno e di realizzazione al 52,25%; peraltro gli oltre 197 milioni di euro di pagamenti concentrati sull'Asse rappresentano oltre il 70% della spesa totale. Raffrontando l'andamento finanziario del POR a quello registrato nel 2010, il dato complessivo della spesa risulta aumentata di 100 milioni di euro e si rileva un generale miglioramento delle performance realizzative di tutti gli Assi. Al 31 dicembre 2011 risultano approvate oltre 4.000 operazioni e avviati circa 3.500 progetti, per un numero di partecipanti pari a oltre 180.000, ossia circa il 40% in più rispetto a quanto dichiarato nel precedente Rapporto. Gli interventi avviati nel 2011 sono stati prevalentemente rivolti alle persone: percorsi formativi rivolti a giovani; azioni innovative per lo sviluppo delle imprese; progetti settoriali; percorsi di ricerca. L'Assessore alle Politiche dell'Istruzione, della Formazione e del Lavoro, Elena Donazzan, in qualità di Presidente delegato dal Presidente della Regione del Veneto, sottolinea come il FSE abbia contribuito ad affrontare la crisi economica in atto, senza tralasciare la sua funzione strategica e di lungo periodo. «Sottolineo - ha detto - l'importanza dell'utilizzo del FSE per combattere la crisi e di come il Veneto da sempre utilizzi i fondi strutturali per valorizzare la qualità piuttosto che la quantità degli interventi. Oggi si può dare una valutazione positiva del programma con uno sguardo al passato ma anche immaginando la nuova programmazione, su cui ci si deve interrogare, rileggendo il territorio e le sue trasformazioni, il tutto con il supporto e il confronto costante con la Commissione europea che si conferma attenta allo sforzo dell'Amministrazione verso un utilizzo del FSE efficiente e coerente con i bisogni del territorio. L'obiettivo prioritario nella programmazione 2014-2020 - ha continuato - sarà la crescita del territorio, attraverso il supporto alle imprese in difficoltà per evitare il depauperamento di un patrimonio sociale oltre che economico-produttivo importante, e in questo quadro la Direzione Regionale Lavoro continuerà ad avere un ruolo strategico nell'attuazione delle politiche del lavoro. Un ruolo strategico continuerà ad avere l'Unità di crisi, istituita per governare meglio le politiche e i processi di contrasto al crisi». Altro elemento distintivo delle procedure di attuazione adottate nel 2011, è stato la svolta prodotta dalla semplificazione dei costi che hanno supportato gli operatori della formazione nella gestione degli interventi, consentendo così una maggior attenzione alla qualità della formazione, scevra dal peso burocratico della gestione.