Fondo regionale per ricapitalizzazione cooperative, Coppola: innovazione straordinaria
Venerdi 14 Settembre 2012 alle 18:00 | 0 commenti
Isi Coppola, Regione Veneto - "Credo che per il mondo della cooperazione sia un'innovazione straordinaria che fa scuola a livello nazionale". Lo ha detto l'assessore regionale all'economia, ricerca e innovazione Isi Coppola parlando del nuovo strumento attivato dalla Regione grazie al quale dal primo ottobre le cooperative operanti sul territorio regionale potranno avviare le richieste di istruttoria che permetteranno a Veneto Sviluppo di partecipare al loro capitale sociale. I dettagli tecnici e le modalità di accesso sono stati illustrati stamattina a Mestre, per la prima volta in un momento pubblico, in un convegno organizzato da Legacoop Veneto. I lavori sono stati aperti dal presidente regionale di Legacoop, Gianfranco Lucatello.
L'assessore ha ricordato che nel rapporto sullo stati di salute delle cooperative, presentato l'anno scorso, risulta che sono quasi 4 mila quelle attive nei vari settori. "E' un patrimonio - ha aggiunto - che conosce bene il territorio in cui opera ed è quindi una cartina di tornasole delle sue esigenze". In base alla legge regionale che disciplina il settore della cooperazione (n. 17/2005), riconoscendone il ruolo per lo sviluppo socioeconomico del Veneto, erano già stati attivati altri strumenti di finanziamento agevolato, come il fondo di rotazione, che sono però risultati non utilizzati appieno. A questo si è voluto trovare le motivazioni e uno dei limiti individuati è proprio la scarsa patrimonializzazione delle cooperative.
Per la loro ricapitalizzazione, la Regione ha ora costituito questo nuovo fondo, attualmente di 2,2 milioni di euro, che vedrà la finanziaria Veneto Sviluppo svolgere l'attività tipica di una merchant bank, con apporto di capitale di rischio tramite l'acquisizione temporanea di parte del capitale di società cooperative per azioni. "Questo ulteriore intervento regionale - ha concluso l'assessore Coppola - vuol essere anche uno stimolo a fare rete, perché è questa la priorità assoluta che proviene non solo dall'Unione Europea, ma dallo stesso territorio veneto per riqualificare il proprio modello di sviluppo".
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