Fondo di solidarietà regionale di 500 mila euro per risparmiatori Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca
Lunedi 14 Novembre 2016 alle 17:48 | 0 commenti
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia annuncia l’approvazione in Consiglio della modifica al fondo di solidarietà instituito per fornire assistenza legale ai cittadini danneggiati dalla crack della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca
La Regione Veneto è stata di parola e garantisce a comitati ed associazioni la possibilità di intentare ‘class action’ per nome e per conto di migliaia di risparmiatori danneggiati dalla grave crisi delle due popolari venete di Vicenza e Montebelluna.
Lo stanziamento di 500 mila non rappresenta sicuramente la panacea per le centinaia di migliaia di azionisti che si sono visti azzerare investimenti e risparmi ma aver convogliato le risorse su associazioni e comitati significa offrire una aiuto concreto ed efficace ad interi gruppi omogenei di risparmiatori. Con una somma di per sé limitata sarà quindi possibile ottenere un grande risultato garantendo a decine di migliaia di persone il diritto a chiedere giustizia e a rivendicare un risarcimento.
Sono consapevole che la crisi delle due banche ha generato un terremoto finanziario che ha seminato angoscia in centinaia di migliaia di famiglie e di aziende. L’azzeramento delle azioni e dei titoli di debito delle due popolari ha causato perdite equiparabili a quelle subite in una guerra o in un grave cataclisma. Di fronte a questa vicenda devastante, la regione ha le armi spuntate. Ma non ha rinunciato ad intervenire: ha messo in campo tutti gli strumenti consentiti dalla legge per dare una mano e un sostegno, psicologico, legale e finanziario, ai risparmiatori travolti dal default bancario. E non rinuncia a spendere la propria autorevolezza e il proprio ruolo istituzionale per sollecitare analoga attenzione e solidarietà da parte di tutti gli altri enti in causa, dalle fondazioni bancarie allo Stato, che – purtroppo per i veneti - ha l’ultima parola in materia fiscale.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.