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Fondazione Roi, Tosetto (Forza Italia): “Il marchese Roi non voleva i politici in CdA: va rispettato!”

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 12 Luglio 2017 alle 18:50 | 0 commenti

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"Gli amministratori locali e gli esponenti politici non devono sedere nel CdA della Fondazione Roi!", lo afferma Matteo Tosetto, commissario provinciale di Forza Italia, concordando con quanto letto stamane sulla stampa locale. "Ritengo che non debba essere messa in discussione la mission della Fondazione", sottolinea Tosetto, "e la priorità è gestire per la città il patrimonio (o quel che resta) che il Marchese Roi ha lasciato in eredità proprio alla citta di Vicenza".

"E' necessario che nel Cda della Fondazione Roi trovi posto il direttore di palazzo Chiericati, come previsto dallo statuto", puntualizza Matteo Tosetto. "Non ha senso pensare a figure alternative a quella del direttore del museo civico", continua il commissario provinciale di Forza Italia, "e quindi siamo contrari a figure similari o diverse come quella del direttore scientifico o di direttore storico artistico". "La pianta organica del Comune di Vicenza prevede che esista il direttore del Museo Civico di Palazzo Chiericati", spiega Tosetto, "e questa figura, ripeto, è menzionata nello statuto come membro di diritto del Consiglio di amministrazione della Fondazione Roi. Riteniamo che lo statuto debba essere mantenuto assolutamente inalterato su questo punto!"

"Infine", conclude Matteo Tosetto, "auspichiamo che questo CdA possa dare al più presto delle risposte chiare ed esaustive alla città, soprattutto in ordine alla gestione dei fondi: è necessario che vengano pubblicati (sul sito) i bilanci analitici degli ultimi cinque anni, con l'elenco dettagliato di tutte le iniziative che hanno ottenuto contributi dalla Fondazione! E sul sito vorremmo vedere anche le delibere di acquisto delle azioni della Popolare di Vicenza e in particolare capire come si siano comportanti i nominati dalla BPVi, il cui eventuale conflitto di interessi andrebbe approfondito !!"

Sul caso chiosano anche i consiglieri comunali di Forza Italia Michele Dalla Negra e Roberto Cattaneo.

"Crediamo", affermano, "che comunque sia opportuna una discussione in Consiglio Comunale: vorremmo sapere dai capi gruppo dell'attuale maggioranza di Vicenza quali siano i contenuti della lettera inviata ieri al Cda della Fondazione Roi. E' un documento che va reso pubblico!", concludono Dalla Negra e Cattaneo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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