Fli lancia due petizioni popolari per la politica etica: gazebi per le firme in tutto il Vicentino
Sabato 21 Aprile 2012 alle 12:39 | 0 commenti
Il coordinatore provinciale di Futuro e Libertà , Mario Guerra, Stefano Giunta, Tonino Assirelli, Marco Bonafede, Ezio Sambugaro, Enzo Giordino oltre, ovviamente, al coordinatore regionale, l'onorevole Giorgio Conte, e a una serie di altri dirigenti di Fli, hanno presentato oggi le iniziative nella provincia di Vicenza per sostenere due petizioni popolari nazionali che «vogliono essere trasversali ai vecchi schemi "destra" vs "sinistra.
La prima*, perchè sia inserita nel Codice Penale l'obbligatorietà della sanzione accessoria della interdizione perpetua dai pubblici uffici in caso di condanna per reati associativi e contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato, malversazione, abuso, etc); la seconda**, perchè tutti i partiti politici si impegnino a non candidare chi sia stato condannato anche con sentenza non definitiva per uno dei predetti reati».
«Se Fli ha l'ambizione di raccogliere in Italia un milione le firme per le due petizioni popolari - ci ha detto Marco Bonafede - vogliano fare la nostra parte a Vicenza e il Vicentino organizzando gazebo (uno c'è già da oggi a Bassano del Grappa), poi a Rosà , Vicenza, Creazzo, Schio e così via». E il 28 sarà organizzata un'assemblea pubblica a Schio in cui saranno invitati tutti i cittadini per discutere delle iniziative per ridare «un senso etico alla politica».
*AI PRESIDENTI DEI DUE RAMI DEL PARLAMENTO
OGGETTO: Petizione ai sensi dell'articolo 50 della Costituzione.
Onorevoli Presidenti, i sottoscritti cittadini,
CONSIDERATO CHE
-la corruzione, oltre ad essere un fenomeno connotato da grave disvalore morale e giuridico, pesa sulla
vita civile, politica ed economica del Paese per una cifra stimata dalla Corte dei Conti in 60 miliardi di euro
all'anno, 15 in più della manovra "Salva Italia" del Governo Monti, che, per mettere in sicurezza i conti dello
Stato, ha chiesto agli italiani pesanti sacrifici;
-gli episodi di corruzione che si verificano nel perimetro delle istituzioni italiane, dagli organi costituzionali di vertice sino al più piccolo dei Comuni, destano particolare allarme e preoccupazione e, allontanando i cittadini dalla politica, dai partiti e dalle istituzioni, creano un pericoloso vuoto democratico;
-è sempre più urgente un immediato intervento di natura normativa, per creare un efficace sistema di
prevenzione e repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione,
salvaguardandone correttezza, trasparenza, imparzialità , efficienza ed efficacia;
CHIEDONO CHE
-il Parlamento italiano proceda al più presto ad una modifica degli artt. 28 e 29 del Codice Penale, al fine di
ALLONTANARE DEFINITIVAMENTE DAI PUBBLICI UFFICI
quanti siano condannati per uno o più dei seguenti reati: associazione per delinquere, anche di stampo
mafioso (artt. 416, 416 bis, 416 ter c.p.), peculato (artt.314, 316, 316 ter c.p.), malversazione (artt. 315, 316 bis c.p.), concussione (art. 317 c.p.), corruzione (artt. 318, 319 ter, 320, 322, 322 bis c.p.), turbativa degli appalti (art.353, 353 bis c.p.), frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.) rapina (art 628 c.p.) estorsione (art. 629 c.p.) usura (art. 644 c.p.) e traffico illecito di rifiuti e prevedere in ogni caso di condanna per i reati predetti, la sanzione accessoria dell'INTERDIZIONE PERPETUA DAI PUBBLICI UFFICI; AUSPICANO CHE
questa petizione sia esaminata tempestivamente dalle competenti Commissioni parlamentari ai sensi
dell'art.109 del Regolamento della Camera dei Deputati e dell'art.140 del Regolamento del Senato,
eventualmente abbinandola ai progetti di legge aventi analogo contenuto.
** Ai Segretari e/o Presidenti nazionali dei partiti e movimenti politici italiani
OGGETTO: Petizione popolare per il rispetto dei requisiti di onestà , onorabilità , insospettabilità , sobrietÃ
e merito nella individuazione delle candidature elettorali.
I sottoscritti cittadini,
CONSIDERATO CHE
-una delle principali cause del discredito che ha colpito la politica italiana è l'opacità dei partiti politici e dei criteri di selezione dei loro rappresentanti istituzionali;
-al di là delle responsabilità penali individuali, che tocca alla magistratura accertare nel rispetto della
presunzione d'innocenza e di ogni altra garanzia processuale, ai partiti spetta il compito di selezionare le proprie classi dirigenti con trasparenza e rigore, sulla base di requisiti di onestà , onorabilità ,
insospettabilità , sobrietà e merito come richiesto dall'opinione pubblica e dalla Costituzione repubblicana;
-in Parlamento sono state già depositate diverse proposte di legge ai sensi dell'art. 49 della Costituzione per la riforma e la regolamentazione dei partiti, al fine di introdurvi, con il loro riconoscimento giuridico, norme cogenti di democrazia e legalità ;
-nelle more di una sollecita approvazione di tali norme, è necessario che i partiti diano subito una chiara prova di rinnovamento e legalità ;
-per questi motivi
CHIEDONO
che tutti i partiti e movimenti politici si impegnino subito, con apposite ed inderogabili norme statutarie a
NON CANDIDARE NELLE LORO LISTE E A NON INDICARE PER LA NOMINA AD INCARICHI PUBBLICI
quanti siano stati condannati, anche in via non definitiva, per i seguenti reati: associazione per delinquere, anche di stampo mafioso (artt. 416, 416 bis, 416 ter c.p. ), peculato (artt.314, 316, 316 ter c.p. ), malversazione ( artt. 315, 316 bis c.p. ), concussione ( art. 317 c.p. ), corruzione (artt. 318, 319 ter, 320, 322, 322 bis c.p.), turbativa degli appalti (art.353, 353 bis c.p.), frode nelle pubbliche forniture ( art. 356 c.p. ) rapina (art 628 c.p.) estorsione (art. 629 c.p.) usura (art. 644 c.p.) e traffico illecito di rifiuti.
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