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Fitodepurazione e progetto Sesame: presentati da Acque Vicentine i primi risultati

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 14 Dicembre 2012 alle 15:11 | 0 commenti

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Acque Vicentine  -  Giovedì 13 dicembre si è tenuto presso la sede di Acque Vicentine un seminario formativo rivolto a tecnici e studiosi interessati ai processi depurativi. Nell'incontro sono stati presentati i primi risultati del progetto Sesame - acronimo di "Studio essenze arboree maggiormente efficaci"-, un progetto finanziato dalla Regione Veneto che ha sviluppato soluzioni innovative per il miglioramento delle prestazioni della fitodepurazione.

La fitodepurazione è un sistema di depurazione naturale delle acque reflue basato sull'interazione tra piante, reflui e comunità batteriche che si sviluppano tra gli apparati radicali delle piante. Nel sistema depurativo gestito da Acque Vicentine questa tecnica è utilizzata principalmente per l'affinamento dei reflui in uscita dagli impianti di depurazione tradizionali.
Nell'ambito di questo progetto, presso gli impianti di Bolzano Vicentino, Chiesa Vecchia (Pianezze) e Montruglio (Mossano) sono state applicate soluzioni sperimentali innovative sviluppate dal Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE) dell'Università di Padova e dalla società P.A.N. Piante Acqua Natura srl, spin-off della medesima università.
In particolare, nelle sezioni di lagunaggio sono state utilizzate piattaforme galleggianti denominate "Tech-IA" (brevettate da P.A.N.), che permettono di aumentare la gamma di piante impiegabili nella fitodepurazione galleggiante, estendendola a specie dotate di apparato radicale profondo, capaci di esplorare in profondità il corpo idrico da depurare.
Nella sezione non galleggiante, invece, sono state piantumate specie vegetali molto efficaci nella rimozione del carico organico (Alnus Glutinosa - Ontano nero e Phragmites Australis - Canna palustre).
Queste installazioni hanno consentito inoltre di incrementare la biodiversità del sito, creando nuovi e diversificati habitat per l'avifauna locale (Germano Reale, Gallinella d'Acqua, etc..).
Dopo l'installazione, è stata implementata, con la collaborazione di Chimicambiente, una puntuale campagna di analisi chimico-fisica e monitoraggio, che ha rivelato un incremento delle performance depurative degli impianti coinvolti, con ricadute positive sulla qualità ambientale dei corsi d'acqua recettori degli scarichi. In particolare, il notevole sviluppo della vegetazione sui sistemi flottanti sperimentali ha consentito un buon abbattimento dei composti carboniosi (COD, BOD) e dei solidi sospesi. Per quanto concerne i composti azotati è stato rilevato un andamento non sempre positivo e comunque correlato alla stagionalità e all'ossigeno disciolto nel refluo.
«Siamo soddisfatti delle positive ricadute ambientali conseguite con questo progetto di ricerca - dichiara Diego Albanese, vice-presidente di Acque Vicentine - che ci ha visti capofila, affiancati da un team di aziende e ricercatori di alto profilo scientifico.»
«È importante evidenziare che le soluzioni sperimentate in questo progetto potranno essere adottate anche in altri impianti che prevedano la fitodepurazione o il lagunaggio. - continua Albanese - Non ultimo, sottolineo che in primavera la fioritura delle specie arboree piantate sulle piattaforme galleggiati conferisce anche un piacevole valore ornamentale all'installazione.»
I risultati della sperimentazione sono stati presentati dal prof. Maurizio Borin del DAFNAE dell'Università di Padova alla comunità scientifica internazionale nel corso della recente "International Conference on Wetland Systems for Water Pollution Control", svoltasi a Perth (Australia)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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