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Fisco, commercialisti: evasione fenomeno trasversale, il 54,2% è riconducibile alle partite iva, il 46,8 alla generalità dei contribuenti

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 27 Giugno 2018 alle 14:00 | 0 commenti

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Numeri alla mano, è un luogo comune quello secondo il quale dipendenti e pensionati paghino per intero le tasse e che l'evasione sia da ricondursi per intero alle partite IVA. Si tratta in realtà di un fenomeno trasversale che per quasi la metà del suo ammontare è riconducibile a chi una partita IVA non ce l'ha. E' quanto sostiene la Fondazione nazionale dei commercialisti, che ha analizzato i dati contenuti nella Relazione annuale sull'evasione fiscale e contributiva.

Analizzando il dettaglio dei 107,7 miliardi di evasione fiscale e contributiva complessiva stimati nell'ultima Relazione annuale, i commercialisti sottolineano come quella riconducibile al lavoro dipendente irregolare ammonta a 15 miliardi. Vi sono poi una serie di voci trasversali alla contrapposizione dipendenti/pensionati versus autonomi/imprese, quali quelle concernenti l'evasione di canone Rai, Imu e locazioni immobiliari, per complessivi 7,4 miliardi.

Interamente riconducibili all'evasione propria delle partite IVA sono le voci relative a IRPEF per lavoro autonomo e impresa, IRAP e IRES, per complessivi 49,5 miliardi.

Rimangono infine i 35,8 miliardi di evasione IVA, per i quali è però necessario distinguere tra consumi intermedi (con controparte di chi fattura o dovrebbe fatturare un'altra partita IVA) e consumi finali (con controparte di chi fattura o dovrebbe fatturare un consumatore finale non partita IVA). Le stime sul tax gap IVA della Commissione UE di settembre 2017, aggiornate all'anno 2015, evidenziano per l'Italia una incidenza del "gettito IVA potenziale" derivante da transazioni con persone fisiche consumatori finali, sul "gettito IVA potenziale" totale, pari a 99,2 miliardi su 136,1 miliardi, ossia pari al 72,9%.

Secondo i commercialisti si può quindi affermare che dei 35,8 miliardi di evasione IVA, 26,3 miliardi (pari al 73,4% del totale) siano riconducibili a evasione che si realizza nelle transazioni con consumatori finali non partite IVA, per effetto del convergente interesse della partita IVA di non fatturare (per poi non dichiarare ai fini delle imposte sul reddito i propri ricavi o compensi) e della persona fisica consumatore finale di non pagare l'IVA a suo carico in aggiunta al ricavo o compenso che corrisponde a chi gli cede un bene o gli presta un servizio.

I 107,7 miliardi di evasione fiscale e contributiva stimata possono dunque essere così suddivisi per categorie di contribuenti:
- 15 miliardi (13,9%) riconducibili al lavoro dipendente irregolare per IRPEF e contributi;
- 58,4 miliardi (54,2%) riconducibili alle piccole e grandi partite IVA per IRPEF, IRES, IRAP e IVA su consumi intermedi;
- 34,3 miliardi (31,8%) riconducibili alla generalità dei contribuenti per locazioni, canone Rai, IMU e IVA su consumi finali.

Soltanto poco più di metà (54,2%) dell'evasione sarebbe direttamente riconducibile alle partite IVA (individuali, società di persone, società di capitali), poco meno di metà (46,8%) a quella generalità di contribuenti di cui oltre l'85% sono quei lavoratori dipendenti e pensionati. Secondo l'analisi dei commercialisti, dunque, il fenomeno dell'evasione, seppur maggiormente concentrato sulle partite IVA per quanto concerne le imposte sul reddito e sui consumatori finali non partite IVA per quanto riguarda l'imposta sul valore aggiunto, è comunque palesemente trasversale.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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