Fiom Alessandria denuncia comportamento di tre imprenditori di Vicenza, Padova e Verona
Sabato 15 Gennaio 2011 alle 00:44 | 0 commenti
Cgil Vicenza - Dichiarazione del segretario organizzativo della FIOM di Alessandria, Ivan Gaetani, su comportamento poco responsabile attuato in Piemonte da tre imprenditori di Vicenza, Padova e Verona. "Vorremmo evidenziare una storia di imprenditoria poco seria che sicuramente non giova in un momento di crisi come quello attuale.La vicenda della quale vi portiamo a conoscenza riguarda un'azienda di Spinetta Marengo in provincia di Alessandria e la portiamo all'attenzione dei lettori del Veneto perché gli imprenditori coinvolti sono residenti nelle province di Verona, Vicenza e Padova.
I signori Giovanni Freddo di Verona, Giancarlo Marin di Vicenza e Danilo Messi di Padova (quest'ultimo amministratore delegato) hanno rilevato la Texo di Spinetta di Marengo, frazione di Alessandria, circa due anni fa da una precedente crisi e da allora la situazione lavorativa non è, di fatto, mai migliorata. Praticamente si sono ultimate le commesse già acquisite dalla precedente gestione e poi nessun nuovo ordine è stato ottenuto. Così che per i dipendenti si è tornato a parlare di cassa integrazione. Sì è tornato a parlare perché i lavoratori (circa 20) vengono da una crisi durissima che ha portato anche a 44 giorni di occupazione della fabbrica due anni fa.
Quindi non solo si è fatto ricorso di nuovo agli ammortizzatori sociali ma la situazione è precipitata negli ultimi mesi. Da ottobre del 2010 non vengono più pagati gli stipendi (4 mensilità mancanti ad oggi) e non viene più anticipata la cassa integrazione ordinaria. Il comportamento dei tre soci è a dir poco ambiguo. Non si capisce (rimanendo nella legalità ) perché si sia rilevata un'azienda per poi di fatto non renderla operativa , lasciare i dipendenti a loro stessi disinteressandosi di tutti gli aspetti tecnico organizzativi.
Noi come sindacati territoriali abbiamo attivato tutti i canali necessari per provare a trovare una soluzione alla situazione anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni. I tre proprietari sono stati convocati dalla Provincia ma, così come quando anche da noi convocati, non si sono presentati adducendo motivazioni poco credibili.
Ora abbiamo nuovamente chiesto un incontro anche perché la cassa integrazione è scaduta il 31 Dicembre 2010 ed è necessario capire come la proprietà intende comportarsi nei confronti soprattutto dei propri dipendenti.
Quello che desideriamo evidenziare e denunciare è il vergognoso comportamento di latitanza di tre imprenditori residenti in Veneto, in quanto siamo convinti, che per il ruolo che ricoprono, abbiano una responsabilità verso il territorio ma ancora di più verso i propri dipendenti. A questa responsabilità intendiamo richiamarli con forza prima che sia tardi per permettere la ripresa delle attività produttive."
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