Finozzi: no allarmismi su montagna veneta
Mercoledi 4 Agosto 2010 alle 18:00 | 0 commenti
Marino Finozzi, Regione Veneto - "E' bene controllare e analizzare i dati prima di creare allarmismi assolutamente ingiustificati come quelli che ho letto stamattina sui giornali. Non so a chi faccia comodo lanciare questo tipo di notizie senza fondamento, ma posso promettere che farò in modo che non accada più".
È la secca replica di Marino Finozzi, assessore regionale al turismo con deleghe alla Provincia di Belluno e allo sviluppo montano, ai dati divulgati dall'Osservatorio Nazionale sul Turismo che davano le montagne venete in crollo di presenze e prenotazioni per la stagione estiva.
"Ho immediatamente scritto al Ministro Brambilla e al presidente dell' Osservatorio Nazionale per il Turismo - aggiunge Finozzi - spiegando che questo ingiustificato allarmismo non può che nuocere al sistema turistico complessivo. Dati così importanti e valutazioni così delicate dovrebbero poi essere assolutamente valutate e confrontate con le Regioni. Ancora una volta devo riscontrare amaramente la mancata applicazione della competenza regionale in materia di turismo e lo scavalcamento degli organi preposti".
I dati ai quali fa riferimento l'assessore Finozzi sono quelli divulgati dalle Camere di Commercio su un sondaggio effettuato telefonicamente su un campione di 5000 persone contattate dall'Osservatorio Nazionale sul Turismo. "Il campione non può in nessun modo essere ritenuto attendibile - sottolinea l'assessore veneto- e sicuramente da uno studio fatto in questo modo non si possono certo estrapolare dati parziali come quelli del settore montano. La scarsa rappresentatività del dato sicuramente ha tratto in inganno la stampa; infatti i dati ufficiali in mio possesso indicano che da gennaio a maggio c'è stato sì un lieve decremento delle prenotazioni e delle presenze, ma nell'ordine dell'1%, e non sicuramente di numeri a due cifre come quelli riportati oggi. La settimana prossima sarò poi in grado di presentare i dati ufficiali dei mesi di giugno e luglio, che segnano una ripresa delle prenotazioni e delle presenze, per le città d'arte si parla di incrementi del 5-8%. Come assessore e come amante della montagna i segnali che ho per luglio sono confortanti e positivi, grazie anche al buon andamento meteorologico, sicuramente non grazie a chi è sempre pronto a gridare ‘al lupo! al lupo!'".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.