Finanziamento TPL 2014, FILT CGIL Veneto: la palla ritorna alla Giunta Veneta
Venerdi 3 Ottobre 2014 alle 17:37 | 0 commenti
Di seguito pubblichiamo la nota ufficiale della segreteria FILT CGIL Veneto riguardante il riparto 2014 del trasporto pubblico locale. Cliccando qui pubblichiamo anche la delibera della Giunta Regionale del riparto anno 2014 con oggetto "Fondo regionale per il trasporto pubblico locale istituito con comma 1, art. 37 della lr 5.4.2013 n. 3: ''Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2013''. Proposta di determinazione del livello dei servizi minimi e riparto dei finanziamenti per l'esercizio 2014. Indizione Conferenza dei servizi per le finalità dell'art. 20 della lr n.25/1988."
La proposta della Giunta è stata sottoposta alla conferenza dei servizi il 19 agosto scorso. Non ha trovato l’intesa tra i gestori. Sottoposta al giudizio della 2^ commissione regionale in settembre, per il parere alla giunta, come previsto dalla legge 25/1998, ha registrato l'approvazione di un emendamento, votato a maggioranza che chiede alla GRV di applicare in modo automatico i criteri dei costi standard messi in atto nella nostra Regione dal 1 luglio 2013. Ora la palla è passata alla Giunta Regionale del Veneto che dovrà assumere la decisione finale. La Delibera allegata prosegue le azioni intraprese nel 2013 con le assegnazioni che tengono conto dei lavori della commissione su servizi minimi e costi standard. I limiti più evidenti sono palesi nella stesura della delibera. Manca l'assessore, siamo con un dirigente vicario al dipartimento Mobilità dopo la morte dell'ing. Carli. Insomma si nota in modo evidente l'assenza di direzione politica. Siamo al blocco dell'attività politica mentre avremo un grande bisogno di scelte pianificate e lungimiranti. Non leggiamo interventi sulla programmazione, lasciando il settore alla "buona volontà " delle imprese e degli enti locali. Tutta la disputa ruota attorno alla disponibilità ( a favore del servizio automobilistico) della quota navigazione ( 16%) del Fondo nazionale trasporti che si riduce per effetto dall'applicazione, dal 1 luglio 2013, dei costi standard da 43,5 milioni di euro a 41 milioni di euro. Si tratta all'incirca del 1% del Fondo Nazionale trasporti assegnato a gomma e navigazione in Veneto. I costi standard sono stati fissati con percorrenze, organizzazioni del lavoro e dei servizi dell'anno 2010. Forse è tempo che si metta mano con coraggio e senza indulgenze per i bacini elettorali, che sono cosa diversa da quelli del traffico, a rivedere i criteri approvati. Consideriamo sbagliato aver tagliato le percorrenze conseguenti al taglio dei finanziamenti dove ci sono i maggiori bacini di traffico. Dopo 4 anni ci sono rilevanti novità relative ai servizi a chiamata introdotti in orari serali in alcune realtà , lo sviluppo del servizio del tram, la fusione delle quattro società pubbliche di Treviso. Avremo sempre più bisogno di risorse per i centri urbani dove congestione da traffico privato e il rischio per la salute umana è il più alto. Inoltre le risorse a favore dei mezzi innovativi ( tram, filovia, ecc.) richiedono una maggiore disponibilità di finanziamenti. Inoltre dovremo privilegiare non tanto" l'approccio conservativo" ma la necessità di sostenere l'innovazione e favorire fusioni, aggregazioni, integrazioni. Il corpo centrale della delibera riguarda la distribuzione delle risorse, secondo i parametri fissati dalla commissione sui costi standard, ad eccezione di 1% ( circa 2,5 milioni di euro) che è utilizzato per corrispondere ad esigenze reali ( costi maggiori del tram, nodi urbani, livelli di servizio all'utenza, percorrenze svolte). La commissione nominata dalla GRV non ha mai infine prodotto una decisione sulle politiche tariffarie. Si tratta di un tema molto delicato per la notevole diversità di approccio tra territori a domanda debole, flussi turistici con biglietti a tariffa dedicata, interventi diversi delle proprietà a finanziare servizi. La Regione Veneto si appresta quindi solo nel mese di ottobre, salvo imprevisti, a licenziare il finanziamento TPL 2014. Difficile in questa condizione temporale apportare novità e spostare risorse. Il 2015 per le condizioni della finanza generale dello Stato non si apre certo sotto migliori auspici. Il tema TPL è desaparecido nelle emergenze nazionali. Non c'è all'orizzonte ancora il decreto interministeriale del saldo del 40% del servizio di trasporto pubblico locale TPL, anche ferroviario. Questo fa sì che le stesse aziende mandano avanti il servizio da mesi senza certezza dei tempi di realizzo dei costi produttivi.
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