Finanziamenti all'agricoltura, Manzato: banche scommettano sul settore primario
Venerdi 14 Ottobre 2011 alle 19:14 | 0 commenti
Franco Manzato, Regione Veneto - "Gli Istituti di Credito dovrebbero intervenire per svincolare risorse a favore dei segmenti produttivi e delle aree con maggiori possibilità di sviluppo, che hanno registrato trend positivi di crescita nell'ultimo anno, come il settore primario del Veneto". Lo ha affermato l'assessore regionale all'agricoltura Franco Manzato, evidenziando i dati Istat che confermano come la ripresa economica italiana parta dal Nord Est e l'agricoltura stia riconquistando il suo ruolo di settore primario per l'economia.
"E' una leadership che va premiata a tutti gli effetti, per contribuire ad accelerare la creazione di ricchezza e di posti di lavoro. Tutti i dati - ha ribadito Manzato - ci dicono che dai campi è partita la ripresa del Pil. E, per quanto riguarda il Veneto, da qui è partita anche la ripresa dell'occupazione e dell'imprenditoria giovanile". Secondo l'Istat, l'agricoltura Veneta e del Nordest sta contribuendo in maniera significativa, con una percentuale di crescita del PIL pari all'1,5 %, rispetto alla media nazionale dell'1 per cento.
"Questo evidenzia che il Veneto offre opportunità di sviluppo anche nel comparto dell'economia rurale e agroalimentare, - ha aggiunto Manzato - e siamo consapevoli che i giovani imprenditori agricoltori sono la nostra principale risorsa. Il loro numero continua a crescere pur a fronte di una continua diminuzione del numero delle imprese e come Regione abbiamo sostenuto l'insediamento come titolari di una propria azienda per circa 1.200 di loro in poco più un triennio. Una convinta fiducia da parte delle banche nel settore primario - ha concluso l'assessore - darà una ulteriore spinta ad una agricoltura che vuole far crescere il suo potenziale. Per quanto ci riguarda, noi siamo impegnati a creare una rete, un sistema di collaborazione tra enti pubblici e privati, in grado di fare da spalla ai lavoratori e a quanti intraprendono con coraggio un'attività nel settore agricolo, con benefici non solo per l'economia regionale e nazionale ma anche per la sicurezza dei consumatori".
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