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Finalmente Vicenza: vittoria ad Ascoli in 10 contro 11

Di Alberto Belloni Sabato 26 Marzo 2016 alle 18:38 | 0 commenti

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Grandi prodezze di Giulio Ebagua. Sullo 0-2 lo stesso bomber rischia di buttare alle ortiche un risultato fondamentale facendosi cacciare. Ma la squadra e' quasi eroica e in 10 porta a casa il risultato

Incontro salvezza per il Lane contro una diretta concorrente, l'Ascoli di Devis Mangia. Tutto come previsto, in campo, per la formazione di Lerda, che deve rinunciare a 7 elementi. L'assenza più di rilievo è quella di Filip Raicevic, impegnato con il Montenegro in due partire internazionali. Sugli spalti, prima del minuto di silenzio per le ragazze italiane morte in Spagna, campeggio uno striscione con “Questo è tempo di combattere” con una grande effigie vagamente mussoliniana.

Al 2' affondo di Jankto e dalla parte opposta colpisce di testa Orsolini e Benussi para senza difficoltà. Ma dopo pochi istanti è il Vicenza a passare: su calcio da fermo calcia Galano e in area svetta Ebagua che insacca prepotentemente con una zuccata. Al 7' però va vicinissimo al gol dopo una bella azione di Petagna che serve a Bianchi il cui tiro va davvero vicino al palo destro. Ma al 22' è il Lane a raddoppiare: Signori conquista un rimpallo su Milanovic e arriva come un falco Ebagua che indovina un sinistro micidiale che non lascia scampo a Lanni. Al 28' va ancora vicino al gol con una combinazione ancora tra Petagna e Jankto, ma il tiro del ceco attraversa tutta la porta e non viene ripreso da nessuno. Al 29' l'ennesimo pateracchio per i biancorossi: Ebagua, che già aveva rimediato tre minuti prima un giallo, dopo un passaggio troppo corto di D'Elia, commette un'entrata assassina su Bianchi. Seconda ammonizione, sacrosanta, comminata da Nasca e ospiti in 10. Ci si mette poi Benussi a complicare la situazione: su un cross che attraversa colpevolmente la difesa berica i padoni di casa trovano un tiro sbilenco. Il portiere biancorosso cerca l'entrata di pugno invece di buttarsi a bloccare con le due mani, Milanovic allunga il piede e con un po' di fortuna la palla rotola lemme lemme oltre la linea. Vantaggio dimezzato dagli abruzzesi. Non succede altro di rilevante, a parte un'ammonizione a Brighenti. Protagonista assoluto il nigeriano del Vicenza, che prima annichilisce il Del Duca con un 1-2 micidiale e poi in tre minuti inguaia i compagni con due sciocchezze incredibili per un giocatore della sua esperienza.

Si rientra dagli spogliatoi con il Lane che non cambia abito. Al primo minuto del secondo tempo ci prova Galano ma para con sicurezza il portiere. Al 49' grandissima chance biancorossa: Vita pesca bene l'esterno in progressione, Milanovic pasticcia (e forse fa fallo da ultimo uomo) ma Galano arriva a tu per tu con Lanni che lo anticipa di un niente. Tiro di Galano al 54' sventato facilmente dallestremo difensore ma l'ex barese avrebbe forse fatto meglio a fermare la palla. Ottima giocata di Vita al 56' ma poi l'esterno tarda a battere. Al 62' Brighenti si perde Cacia che per fortuna conclude debolmente e lascia subito il suo posto a Perez. Rischia un po' il Vicenza quando D'Elia si lascia uccellare dal giovane Orsolini, che per fortuna non trova nessuno sul suo traversone. Pochi secondi e l'occasione arriva per Perez che non trova il tocco. Gran tiro di Galano da una trentina di metri al 73', con traiettoria assai insidiosa. Grande azione di Jankto al 74' ma il suo cross non è raccolto dai compagni. Acrobazia di Doudou un minuto dopo, con Benussi che respinge male la palla e buon per lui che non ci sono avversari attorno. Negli ultimi minuti l'Ascoli ci prova ma alla fine non produce nulla di trascendentale sicchè Lerda & C. riescono senza nemmeno troppa sofferenza a portare a casa una vittoria che fa loro agganciare il truppone delle pericolanti. E sabato c'è Vicenza- Livorno, con glo orobici che hanno perso oggi in casa contro la Pro Vercelli.

LE PAGELLINE

PALMA DEI MIGLIORI A GALANO E MISTER LERDA. NESSUN INSUFFICIENTE, SALVO EBAGUA.

Benussi 6: le sue uscite sicure aiutano molto la squadra a reggere il (blando) tentativo dei bianconeri di avviare un Fort Apache. Qualche dubbio, tuttavia, su una sua corresponsabilità sul gol di Milanovic resta in piedi. Nel complesso una prova positiva.

D'Elia 6: non spinge sulla fascia come suo solito ma, soprattutto quando l'Ascoli gioca con l'uomo in più, la priorità è quella di contenere le incursioni sulla sinistra. Lui lo fa quasi sempre bene, salvo un'ingenuità nella ripresa.

Brighenti 6,5: comanda bene il pacchetto arretrato, che non pare mai in balìa degli avanti avversari. Petagna si sbatte molto e Cacìa è sempre lì in agguato, ma né l'uno né l'altro lasciano il segno. Il Capitano coraggioso conduce in porto la nave.

Adejo 6,5: non sarà stilisticamente bello da vedere e qualche volta ti manda in tachicardia per qualche intervento scomposto, ma là dietro si fa sentire, eccome. E poi è uno di quelli capaci, quando serve, di cacciar via la palla alla viva il parroco. Lo prenda come un complimento.

Sampirisi 6: va un po' a corrente alternata, con diverse buone giocate e qualche amnesia pericolosa. In generale però si dimostra combattente di razza e ha un buon senso della posizione, anche quando incrocia un tipo tosto come Jankto.

Signori 6,5: finalmente una gara da par suo. Viene fuori soprattutto quando c'è da usare la clava piuttosto del fioretto. I centrocampisti dell'Ascoli non riescono a sovrastare il pari reparto berico grazie anche ai chilometri che scorrono sul suo cruscotto.

Moretti 6: non è gara nella quale può sfoderare il suo repertorio migliore. Bisogna solo pressare alto, rincorre e riguadagnare palla. Tutte cose che lui si sforza di fare, per lo più riuscendoci. Speriamo che il suo ginocchio abbia retto meglio di quello di Bellomo...

Giacomelli 6: non c'è tanto da fare i funamboli. Per un'ora bisogna tamponare e tener palla nelle ripartenze e lui fa entrambe le cose con estrema dedizione, mantenendo anche i nervi saldi. Cosa che abitualmente non gli riesce benissimo. Soddisfacente, nel complesso.

Galano 7,5: il migliore in campo, soprattutto quando gli tocca fare il vertice alto della squadra. Arpiona ogni pallone vagante, combatte come un leone, distribuisce gioco e quando può tenta persino la conclusione. E' suo l'assist per l'1-0. Finalmente il giocatore che tutti attendevano. Meglio tardi che mai!

Vita 6+: ha il compito ingrato di presidiare la corsia di sinistra senza rinunciare mai a ripartire. Contro gli abruzzesi, sempre in superiorità numerica, è impresa ardua, specie per un trottolino come lui. Bravo a non aver mai mollato...

Ebagua 5,5: difficile dargli una valutazione serena, perchè come attaccante stavolta merita un voto altissimo e la standing ovation, ma lo sciagurato comportamento nei quattro minuti maledetti è da fucilazione alla schiena. Deve solo ringraziare i compagni se il suo nome non resterà macchiato da un simile sciagurato comportamento. Sabato, non ci sarà con il Livorno. Da incorniciare comunque la zuccata perentoria prima e il chirurgico tiro a rientrare poi.

Sbrissa, Urso e Ligi s.v.: giusto la gioia di festeggiare coi compagni.

Mister Lerda 7,5: con buona pace degli “esperti di calcio” che avevano già iniziato a criticarlo dopo la prima partita, il mister ad Ascoli dà lezione di tattica. Nella prima mezzora il suo Vicenza piace di più della formazione di Mangia. Poi, sotto di un uomo, riesce a mettere in campo i suoi con grande ordine e giusta tignosità. Riesce a portare a casa i tre punti, senza nemmeno soffrire oltre il lecito. Il tabellino, nonostante l'espulsione, dà quasi lo stesso possesso palla per Ascoli e Vicenza. Cambi perfetti. Per caso, volevate anche il calcio champagne, al Del Duca?

 

ASCOLI – VICENZA 1-2 (p.t. 1-2)

Marcatori: 3' e 23' Ebagua (V), 36' Milanovic (A)

Ascoli (3-5-2): Lanni; Almici, Milanovic, Mitrea; Giorgi, Orsolini (70′ Doudou), Addae, Bianchi, Jankto; Cacia (63′ Perez), Petagna. All.: Mangia

Vicenza (4-2-3-1): Benussi; Sampirisi, Brighenti, Adejo, D’Elia; Moretti (85′ Urso), Signori; Vita (81′ Sbrissa), Galano (87′ Ligi), Giacomelli; Ebagua. All.: Lerda.

Arbitro: Luigi Nasca di Bari.

Note: Ammoniti: D’Elia, Benussi, Signori (V), Mitrea (A). Espulsi: Ebagua 29' del primo tempo per doppia ammonizione. Recuperi: 0′ p.t., 4′ s.t. Sugli spalti un centinaio di supporters del Vicenza.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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