Fim Cisl e Uilm: 94% di sì alla piattaforma per rinnovo del CCNL metalmeccanici
Venerdi 2 Ottobre 2015 alle 18:28 | 0 commenti
Cisl Vicenza
Si sono chiuse oggi con il 94% di sì, quelli di 3.734 lavoratori vicentini sui 3.940 votanti iscritti a Fim Cisl e Uilm, le consultazioni indette dalle due categorie sindacali intorno alla piattaforma comune per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, in scadenza il 31 dicembre 2015.ÂCinquecento le assemblee sindacali organizzate in ben oltre 200 aziende vicentine (le poche ancora mancanti, per priorità interne più urgenti, si svolgeranno nelle prossime settimane), diverse migliaia i lavoratori coinvolti.
Fim e UIlm – che a livello nazionale hanno deciso di procedere insieme con una proposta unitaria nell’interesse dei lavoratori – sul territorio rappresentano oltre 10mila iscritti, pari a quasi il 70% dei lavoratori metalmeccanici sindacalizzati della provincia.
«Crediamo che quella di unire le forze sia la scelta più proficua per garantire successo alla trattativa contrattuale, pur essendo e rimanendo due organizzazioni con storie e identità profondamente diverse» afferma Raffaele Consiglio, segretario generale provinciale Fim Cisl. «Riteniamo di doverlo fare per concentrarci sulla necessità prioritaria di rinnovare il contratto. Sulle differenze abbiamo scelto di metterci una pietra sopra, per tutelare i lavoratori metalmeccanici. E i lavoratori l’hanno compreso». In Veneto Fim e Uilm vicentine sono ad oggi le uniche ad avere fatto attivi unitari: nel primo, dello scorso 28 settembre, ampia la partecipazione e largo il consenso di iscritti e delegati presenti e, successivamente, dei lavoratori, iscritti e non, nelle aziende.
Gli fa eco Carlo Biasin, segretario generale provinciale Uilm che afferma: «In questa fase in cui da varie parti viene messo in discussione il ruolo del contratto nazionale, diventa strategico per Fim e Uilm unirsi per salvaguardare uno strumento che serve ai lavoratori ma che risulta altrettanto importante in un momento talmente delicato per il rilancio delle imprese metalmeccaniche e per una ripresa della crescita del mercato interno così fondamentale per il sistema produttivo nazionale. Abbiamo costruito una piattaforma molto qualificata che sapremo tradurre in un buon contratto, vista la convinzione e la determinazione con cui Fim e Uilm hanno avviato questo rinnovo contrattuale».
Approvata nel luglio scorso dai rispettivi consigli nazionali e generali delle due categorie, la nuova piattaforma contrattuale ha l’obiettivo di rinnovare un contratto che avrà validità per il triennio 2016-2018. Il relativo dibattito, che si colloca all’interno di quello più ampio della riforma del modello contrattuale, cade in un momento particolarmente difficile e di crisi per un settore che nel Vicentino conta 35mila dipendenti. Se da un lato nella provincia nel 2015 sono diminuite del 40,61% le ore di cassa integrazione ordinaria erogate per i metalmeccanici e l’export si rivela vincente, dall’altro la crisi continua a farsi sentire in misura importante nel mercato interno.
Quale dunque la proposta delle due categorie per il rinnovo del contratto collettivo? Innanzitutto il consolidamento del welfare, in particolare l’estensione dei fondi di previdenza e sanitario a tutti i lavoratori, ma anche maggiori opportunità di contrattare forme aggiuntive di welfare sul versante, ad esempio, delle tariffe degli asili nido, delle borse di studio e di altre strumenti di sostegno sussidiario alla famiglia. Tra i capisaldi anche il rafforzamento della partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa: una buona pratica, quest’ultima, che vede Vicenza capofila grazie alla firma del protocollo d’intesa tra tutti i sindacati confederali e Confindustria. E ancora, la formazione professionale come diritto soggettivo, il rilancio dell’apprendistato, il rinforzo del salario (richiesti 105 euro mensili per il quinto livello) e dei diritti soggettivi e di tutela, anche alla luce delle recenti riforme. La piattaforma prevede inoltre la costituzione di un fondo bilaterale finalizzato al sostegno al reddito, in vista del cosiddetto “ponte generazionaleâ€, e la possibilità di usufruire negli ultimi anni di lavoro del part time in cambio di assunzioni.Accedi per inserire un commento
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