FIM: Campagnolo delocalizza e annuncia licenziamento di 68 lavoratori a Vicenza
Venerdi 23 Gennaio 2015 alle 21:28 | 0 commenti
Una ristrutturazione che prevede la delocalizzazione negli stabilimenti della Romania di una parte delle attività produttive ed il conseguente esubero di 68 lavoratori vicentini, in larga parte operai.
La delegazione sindacale ha contestato fin da subito il piano presentato, non soltanto per l'evidente danno occupazionale e svilimento della sede storica della Campagnolo, ma anche perché non prevede gli investimenti, da tempo richiesti e discussi, per rendere lo stabilimento vicentino efficiente e competitivo all'altezza delle nuove sfide del mercato globale.
Decidere, come è stato fatto, di non investire e di tagliare l'occupazione trasferendo all'estero le produzioni, significa scegliere una scorciatoia che non porta da nessuna parte; se non ad indebolire ancora il ruolo dello stabilimento di Vicenza.
Rischia questo di essere così solo un passo già lungo verso ulteriori dismissioni.
Per altro stiamo parlando di un prestigiosissimo marchio del “made in Italy†che fa della sua qualità e del suo essere appunto “made in Italyâ€, il suo segno distintivo nel mercato sia dello sport agonistico che amatoriale. Non vorremmo che diventasse nel più o meno breve tempo sostanzialmente “made in Romaniaâ€.
L'azienda ha inoltre ufficializzato oggi l'apertura della procedura di mobilità e i lavoratori hanno da subito avviato iniziative di lotta con scioperi articolati e presidio che proseguiranno nei prossimi giorni.
FIM e FIOM invitano la Direzione aziendale ad aprire fin da subito un confronto vero e costruttivo che abbia come priorità gli investimenti, la competitività e l'occupazione dello stabilimento di Vicenza.
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