Filt Cgil Vicenza, L’assemblea dei driver e dei magazzinieri approva all’unanimità la piattaforma provinciale: subito CCNL per tutti. In 400 hanno firmato per uno sciopero generale
Martedi 4 Aprile 2017 alle 16:45 | 0 commenti
Tutto il gruppo dirigente del Coordinamento Provinciale vicentino dei driver e magazzinieri di Vicenza insieme ai lavoratori, alzano le braccia e le mani al cielo per dire Sì! Sì alla piena applicazione del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, Si, allo Sciopero Provinciale, per dire basta alle forfetizzazioni sulle paghe dei lavoratori e alle speculazioni. Sì al Protocollo Provinciale della FILT CGIL Vicenza costruito dai lavoratori durante le lotte, con scioperi e in occasione dei conseguenti tavoli di contrattazione con le rispettive aziende in ogni cantiere. I lavoratori durante L'assemblea Provinciale dei Corrieri e Magazzinieri tenuta sabato 1 aprile al San Raffaele di Monte Berico (Vicenza) hanno approvato all'unanimità la piattaforma Provinciale.
Il primo punto è che venga finalmente rispettato in pieno il "Contratto Collettivo Logistica, Trasporti, Merci e Spedizioni" (CCNL) vigente. "Oggi purtroppo", afferma il segretario FILT di Vicenza che segue i driver Daniele Conte, "non viene più rispettato da molte delle grandi e piccole aziende e dalle multinazionali che speculano sul costo del lavoro, non pagando gli straordinari che i lavoratori accumulano tutti i giorni, e incassando per giunta, ricavi faraonici con il business della e-commerce, (acquisti/vendite on-line) non solo nel vicentino, ma su tutto il territorio Nazionale". "Centinaia di lavoratori che stremati da orari di lavoro incessanti", denuncia Conte, "si vedono costretti a perdere il posto di lavoro nello "Strano" mondo degli appalti".
E prosegue il segretario FILT dei driver: "Lavoratori, padri e madri di famiglie, massacrati dal dumping contrattuale imposto da tutte le aziende, che compiono il miracolo di far sopravvivere i propri figli e le proprie famiglie, nonostante tutto, nonostante vivano un vero e proprio dramma, quello dello sfruttamento e del "caporalato" con paghe sempre più ridotte".
"Se vogliamo davvero tutti una vita migliore", conclude Daniele Conte, "abbiamo allora il dovere di migliorare il lavoro di questo settore: da parte nostra, rappresentanti sindacali, non si possono più sottoscrivere accordi con Società che puntualmente si riorganizzano per eludere i diritti ottenuti dai nostri nonni dall'inizio del 900 con lotte di piazza".
La settimana scorsa più di 400 lavoratori hanno votato in poco meno di 5 giorni l'adesione ad una manifestazioni di protesta collettiva che vuole far capire la gravità di quello che sta accadendo nel mondo del lavoro ed in particolare in questa professione emergente, ma anche nella realtà dei magazzini. "Si tratta di una contestazione", sottolinea Conte, "che unisce e coinvolge tutti gli addetti ai lavori della nostra provincia chiedendo l'aiuto di tutti, cittadini, enti preposti e delle istituzioni".
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