Fillea: Pronti allo sciopero generale nel caso il Governo non accolga le richieste su pensioni e diritti
Lunedi 20 Febbraio 2012 alle 16:21 | non commentabile
Fillea Cgil - Il 17 febbraio scorso il Comitato Direttivo Fillea (Federazione italiana lavoratori legno, edilizia e affini) CGIL di Vicenza si è riunito per valutare la situazione del settore nella crisi e l'impegno della categoria e di tutta la CGIL a difesa del lavoro e dei diritti di lavoratrici e lavoratori. In evidenza tra gli altri il tema della crisi e in particolare quella dell'edilizia, ma anche quello delle pensioni che penalizzano i lavoratori che intraprendono professioni usuranti come quella del muratore.
Di seguito la sintesi dei temi trattati al direttivo:
IL SETTORE NELLA CRISI
L'edilizia sta attraversando la crisi più acuta da molti anni. Ne derivano una pesante riduzione dell'occupazione e grandi difficoltà per numerose imprese, piccole e medie, comprese alcune tra quelle che hanno segnato la storia del settore in provincia. E' necessaria perciò una diversa politica economica, che rilanci il settore edile (e quelli collegati), basata non su nuove costruzioni e infrastrutture, ma sul riuso, recupero, manutenzione, ristrutturazione dell'esistente: dal risanamento del sistema idrogeologico e dalla messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici, alla ristrutturazione finalizzata al risparmio e alla riconversione energetica.
IL CONTRATTO PROVINCIALE
Il Direttivo Fillea ritiene che il rinnovo del contratto provinciale dell'edilizia possa rappresentare un passo avanti per assicurare regolarità , legalità e sicurezza ad un settore che la crisi potrebbe destrutturare e mettere a rischio di infiltrazioni malavitose, anche nella nostra realtà . Le richieste che abbiamo presentato molti mesi fa, infatti, riguardano il miglioramento delle condizioni normative e salariali per i lavoratori, e prevedono interventi in materia di condizioni di lavoro e formazione dei lavoratori finalizzate a costruire la professionalità necessaria alle nuove sfide del settore. Per questo proporremo a Filca CISL e Feneal UIL di avviare una campagna di informazione ai lavoratori sullo stato della trattativa, finalizzata alla mobilitazione per spingere alla ripresa delle trattative e giungere in tempi brevi ad un positivo accordo.
LE PENSIONI
La recente manovra economica ha prodotto effetti negativi molto pesanti sul futuro pensionistico dei lavoratori. L'allungamento dei tempi per il raggiungimento della pensione di anzianità e le penalizzazioni previste colpiscono in particolare lavoratori che hanno iniziato a lavorare in giovane età , svolgendo lavori faticosi e usuranti come buona parte delle mansioni presenti nei settori rappresentati dalla Fillea. Per questo a fine dicembre abbiamo voluto far sentire la loro voce. Per questo chiediamo alla CGIL di sollecitare CISL e UIL per insistere sulla richiesta di modifiche ai provvedimenti adottati dal Governo. Bisogna ottenere la gradualità nell'innalzamento dei tempi di uscita dal lavoro, anche per le pensioni di anzianità ; la cancellazione delle penalizzazioni per chi accede alla pensione prima dei 62 anni; la revisione del lavoro usurante, per allargare la platea di lavoratori ai quali viene riconosciuto.
DIRITTI DEL LAVORO E DEMOCRAZIA
Sosteniamo l'impegno della CGIL per il lavoro, il superamento della precarietà e una riforma degli ammortizzatori sociali che estenda gli strumenti di protezione a tutte le lavoratrici e lavoratori, delle aziende, grandi e piccole, in caso di crisi. E condividiamo lo sforzo in campo per difendere i diritti, a partire dall'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, che non deve essere modificato. Il lavoro ed i diritti si difendono anche respingendo l'attacco che la Fiat ha sferrato alla FIOM e alla CGIL. L'espulsione del sindacato dai luoghi di lavoro e l'impedimento ai lavoratori di eleggere democraticamente i propri rappresentanti mettono in discussione la democrazia nel Paese, non solo in una fabbrica, e ledono i diritti costituzionali. Per questo sosteniamo la mobilitazione della Fiom e parteciperemo alla manifestazione del 9 marzo.
L'INIZIATIVA SINDACALE
Nelle prossime settimane continueremo le assemblee per illustrare le posizioni sindacali nella trattativa e le posizioni del Governo. Chiediamo alla CGIL, e a CISL e UIL di programmare iniziative di lotta, fino allo sciopero generale, nel caso in cui il Governo non accolga le richieste presentate. Le ricette finora proposte e le leggi approvate rischiano infatti di non portarci fuori dalla crisi, essendo ancora ispirate alle logiche liberiste che ci hanno fatto piombare nella recessione che stiamo vivendo.