Pd: Faccetta nera a scuola? Meglio qualche libro in più e qualche marcetta in meno
Sabato 23 Aprile 2011 alle 11:47 | non commentabile
Rosanna Filippin, Partito democratico - Il segretario regionale del Pd sul caso della scuola media di Pove
"Diversamente da chi, nel centrodestra, vorrebbe che fosse la politica a decidere cosa va detto e insegnato a scuola, come se fossimo ai tempi di Goebbels, io rispetto l'autonomia e la professionalità degli insegnanti. E non ritengo che i docenti italiani siano ideologizzati come crede Berlusconi. Nel caso della scuola di Pove credo che le spiegazioni possibili siano solo due."
"Nel caso migliore qualcuno è stato così ingenuo da non condividere la scelta educativa con i genitori; nel caso peggiore il filtro della musica è un modo di banalizzare la tragedia del nazifascismo. Un gesto che non sorprenderebbe, in un paese dove pezzi di classe dirigente, a livello nazionale e regionale, vorrebbero trasformare il sacrosanto dovere della compassione e della pietà umana verso le vittime di tutte le parti in gioco, in un inaccettabile giustificazionismo che relativizza la distinzione tra chi stava dalla parte della libertà e chi stava da quella della dittatura. Alla vigilia del 25 Aprile, è giusto che questa distinzione sia resa ben chiara, specialmente alle giovani generazioni. E forse per questo sarebbe utile, anche sui banchi di scuola, qualche libro in più e qualche marcetta in meno".