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Alberto Filippi, Lega Nord- Sul rischio della chiusura estiva del punto nascite del reparto ostetricia dell'ospedale di Noventa Vicentina, Alberto Filippi, senatore della Lega Nord, ha assicurato di seguire la vicenda con grande interesse perché ritiene che "l'ospedale sia un'esigenza primaria intoccabile e insostituibile per tutto il territorio circostante".

Il senatore vicentino, pur ammettendo le concrete difficoltà del momento, legate all'accumulo delle ferie dei dipendenti che devono essere smaltite e "alla sfortunata coincidenza che proprio in quel reparto tre medici sono esonerati dalle notti e uno è in aspettativa oltre alla contemporanea assenza di tre ostetriche, tale da compromettere la possibilità di turnazione",

rende noto di "aver parlato con il direttore generale dell'Asl Alessandri, che è competente anche per l'ospedale di Noventa, e al quale ho dato ampia disponibilità a partecipare a qualsiasi incontro. Dal direttore Alessandri - prosegue Filippi - ho avuto rassicurazioni che sulla questione non ci sarà nessuna decisione calata dall'alto ma che questa sarà concordata con la conferenza dei sindaci interessati". Filippi sottolinea che "non bisogna dimenticare che, anche se parliamo di una struttura di dimensioni contenute, si tratta di un ospedale che ha dimostrato di essere competitivo e nel contempo di essere in grado di dare risposte alle esigenze sanitarie per le quali l'ospedale è competente". Filippi ricorda inoltre che lunedì prossimo insieme al rappresentante dei sindaci Cavinato sarà in riunione con il direttore Alessandri. " Una soluzione che in Regione si dovrebbe assecondare - dice Filippi - potrebbe arrivare dall'assunzione in deroga".
In generale sul capitolo sanità, Filippi ricorda che "sarà importante vedere le ricadute con la manovra economica. A quel punto saranno necessari confronti che prevedano anche l'allargamento ad altre figure politiche. Mettere le mani sui letti è una questione tecnica, sull'ospedale è invece una questione politica e su questo bisogna fare il possibile affinché l'ospedale non venga toccato".