Fiera di Vicenza in Ieg di Rimini, Ciambetti (Lega Nord): i soci vicentini hanno rifiutato cabina di regia regionale, ora Vicenza grazie a Variati si scopre più povera
Giovedi 10 Maggio 2018 alle 22:13 | 0 commenti
"La Regione ha lasciato sola la Fiera di Vicenza e non ha svolto alcuna opera di coordinamento o di regia come dice Variati o le cose sono andate diversamente? Per capire la fake-news, bisogna fare un passo indietro di qualche anno a andare al 25 settembre 2012 quando la Giunta regionale, su proposta dell'allora assessore Marino Finozzi approvò la delibera n.1910 con la attivazione della ‘Cabina di regia del sistema fieristico Veneto' e rileggere le reazioni stizzite tra gli altri anche dell'allora sindaco di Vicenza, Achille Variati". Roberto Ciambetti (Lega Nord), replica così al primo cittadino Vicentino.
Achille Variati - aggiunge Ciambetti candidato a Vicenza per la Lega-, commentando le dichiarazioni del presidente Luca Zaia sul caso della fiera vicentina fagocitata da Rimini, aveva parlato di assenza di una cabina di regia regionale. "Basta scorrere i giornali di allora - spiega Ciambetti - All'indomani dell'incontro tra l'assessore Marino Finozzi con i presidenti di tutte le società fieristiche venete, i rappresentanti delle categorie economiche e di Unioncamere, a cui vennero illustrate le linee generali della deliberazione che sarebbe stata presa dalla Giunta regionale, Comune di Vicenza, Provincia e Camera di Commercio berica replicarono piccati spiegando che non erano stati invitati all'incontro e che ‘gli unici protagonisti legittimati a discutere e decidere in merito sono i suoi azionisti' come leggiamo in un articolo, mai smentito, del Giornale di Vicenza del 19 settembre 2012 dal titolo chiarissimo: ‘Gli enti vicentini: ‘Fiera sul futuro decidiamo noi'. Nei giorni successivi all'approvazione della Deliberazione regionale il fuoco di fila contro l'idea della cabina di regia fu oltremodo nutrito: tra gli altri si distinse l'on. Gian Pietro Dal Moro, deputato del Pd, che spiegò in più interventi come una cabina di regia veneta non avrebbe portato vantaggi soprattutto alla fiera più importante, quella di Verona, e forse non è un caso se nel volgere di poche settimane scoppiarono a più riprese polemiche velenose tra gli enti fieristici veneti. Cosa accadde dopo - conclude Ciambetti - lo sappiamo bene: fatta saltare la regia regionale, la Ieg di Rimini si è fagocitata la fiera Vicentina e i soci berici, ‘gli unici legittimati a discutere e decidere in merito' portano a casa un ben magro risultato: è Ieg Spa a gestire le Fiere delle città orafe, Vicenza del sindaco Variati e l'Arezzo dell'ex ministro Maria Elena Boschi, ma l'affare d'oro lo sta facendo Rimini. Conclusione? Il gioiello vicentino finisce nella cassaforte riminese e le combinazioni per aprire il forziere le sanno solo i romagnoli. Vicenza si scopre sempre più povera. E non certo, per colpa di Zaia o della Regione che nella Fiera vicentina non aveva quote né ha gestito incarichi o distribuzione di ruoli nei consigli di amministrazione. Hanno fatto tutto di testa loro i soci vicentini fino all'epilogo finale, Comune, sindaco Achille Variati, Provincia, presidente sindaco Achille Variati e via discorrendo".
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