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Categorie: Sanità
Fidas Vicenza sostiene un progetto d’avanguardia dell’Ematologia del San Bortolo
Mercoledi 28 Ottobre 2015 alle 17:12 | 0 commenti
Ulss VicenzaÂ
Il buon uso del sangue è alla base di ogni nostra attività , in quanto impiegare correttamente e non spreca-re questa risorsa, frutto della generosità di migliaia di persone, è un dovere associativo e morale. L’Ematologia di Vicenza ha sempre agito in tal senso, perciò abbiamo ritenuto opportuno sostenere, con una borsa di studio, un’attività importante a favore di pazienti le cui cure sono molto onerose per il Siste-ma sanitarioâ€.
Con queste parole il presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin, ha presentato ieri mattina 27 ottobre il progetto di collaborazione siglato con il primario di Ematologia dell’Ulss 6, Francesco Rodeghiero, alla presenza del direttore generale dell’Azienda sanitaria del capoluogo, Ermanno Angonese. “Il progetto, che prevede il finanziamento di una borsa di studio ad un biologo, si colloca nell’ottica di ra-zionalizzare l’utilizzo del plasma, uno dei prodotti derivati dalla donazione del sangue, nei pazienti affetti da alcune malattie molto rare del sangue chiamate “microangiopatie trombotiche. Queste malattie, la cui prognosi era molto infausta fino a pochi anni fa spiega il prof. Rodeghiero - vengo-no ora controllate attraverso il ricambio del plasma del paziente con il plasma dei donatori, tramite la pla-smaferesi. Grazie a questo progetto puntiamo a migliorare la diagnosi di queste malattie per poter utilizza-re le procedure di plasmaferesi in modo mirato nel singolo paziente. Si tratta di un progetto molto ambi-zioso, il cui coordinamento è stato affidato al dott. Alberto Tosettoâ€. L’attività svolta dall’Ematologia, ga-rantisce un’assistenza globale ai pazienti ematologici 24 ore al giorno, per tutti i giorni dell’anno, grazie al sacrificio di medici ed infermieri. “Siamo validissimamente supportati dal Dipartimento di Medicina trasfu-sionale – aggiunge il prof. Rodeghiero - che ci consente di accedere a tutti gli emocomponenti ed alle pro-cedure aferetiche in qualsiasi momento. Inoltre, stiamo espandendo in senso sempre più specialistico il settore di diagnostica ematologica, in particolare nel campo della biologia molecolare delle malattie del sangue: un ambito in cui si stanno compiendo progressi enormi. È un dovere che sentiamo per il paziente e per la sanità vicentina. E per questo ringraziamo calorosamente Fidas Vicenza per l’importante sostegno che ci riconoscosce per raggiungere questo scopoâ€. Il direttore generale dell’Ulss 6 Vicenza, Ermanno An-gonese, ringrazia Fidas Vicenza per la costante attenzione e vicinanza alle esigenze dell’Azienda sanitaria del capoluogo ed anche per la solidarietà economica che permette di portare a compimento ambiziosi pro-getti.
“Questa iniziativa è ancor più di valore – commenta il direttore generale Ermanno Angonese - poiché que-st’anno l’Ematologia, da anni egregiamente guidata dal prof. Rodeghiero, proseguirà la sua operatività con una nuova guida, che si auspica possa dare degna continuità al lavoro dello storico primario vicentino e dell’equipe da lui formata. A tutti si porgono i ringraziamenti per la professionalità profusa negli anni al servizio dei pazienti e si augura una buona prosecuzione di lavoro anche grazie al prezioso supporto di real-tà del volontariato come Fidasâ€. Efficienza e prontezza sono parole d’ordine anche per Fidas Vicenza: “vogliamo una Sanità snella e veloce nel dare le risposte ai cittadini. Noi donatori quando serve ci siamo, con senso civico e di grande responsabilità , per dare una risposta immediata a chi ha bisogno di sangue. Il sistema di prenotazione della donazione è un esempio dell’attenzione che rivolgiamo ai nostri donatori, la prima risorsa che Fidas ha a disposizione e che merita la massima salvaguardia ed attenzioneâ€.
Gli effetti del progetto sostenuto da Fidas Vicenza produrranno uno sviluppo concreto già in un anno.
“Nel giro di un anno possiamo aver allestito una plasmoteca e messo a punto tutte le metodiche necessa-rie per ottimizzare la diagnostica delle microangiopatie. Sarà anche un’opportunità – conclude il prof. Ro-deghiero - per fungere da punto di riferimento per tutti i reparti della provincia ed altri reparti che fanno riferimento a noi, offrendo un servizio più completo ed efficienteâ€.
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