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Festival: Quando lo stato uccide, poi i Franziska

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 3 Settembre 2010 alle 20:07 | 0 commenti

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Presidio Permanente No Dal Molin  - Quando lo stato uccide con Giuliani, Cucchi, Aldovrandi, Franziska in concerto
Lo Stato dovrebbe tutelare la salute dei cittadini. Invece, in più di un'occasione ha ucciso e questi omicidi sono restati impuniti: se ne parlerà al Festival NoDalMolin sabato 4 settembre alle 18.30 con Haidi Giuliani, Ilaria Cucchi, Lino Aldrovrandi e Marco Rigamo.

La pratica della violenza e della repressione è connaturata allo Stato in quanto apparato di controllo: in tal senso lo Stato italiano è, almeno in Europa, un esempio eclatante e quel che è avvenuto in troppe occasioni è inaccettabile e incompatibile con una comunità democratica. Su queste vicende si discuterà con i familiari di cittadini come noi uccisi dallo Stato.

La sera alle 21.00 sul palcoscenico sarà la volta dei Franziska, una realtà importante del reggae in Italia e, grazie alla vittoria del European Reggae Award 2007, tra le più interessanti a livello europeo.

Biografie degli ospiti

Haidi Giuliani
Madre di Carlo Giuliani - ucciso durante il G8 di Genova nel 2001 -, Haidi Giuliani è una insegnante elementare in pensione ed è stata senatrice indipendente nel 2006. Insieme al marito, Giuliano Giuliani, e alla giornalista Antonella Marrone ha scritto il libro "Un anno senza carlo" (Baldini Castoldi Dalai, 2002). Il sito del comitato Piazza Carlo Giuliani è: www.piazzacarlogiuliani.org 

Ilaria Cucchi

Sorella di Stefano Cucchi - morto nell'ottobre 2009 all'Ospedale Sandro Pertini di Roma, dove era stato portato in stato di arresto -, Ilaria Cucchi è stata la prima a denunciare il caso del fratello, per evitarne l'archiviazione e fare chiarezza sulla sua morte. Il prossimo ottobre uscirà per Rizzoli il libro "Vorrei dirti che non eri solo", scritto da Ilaria Cucchi con il giornalista Giovanni Bianconi. Una storia che continua anche sul blog perstefanocucchi.blogspot.com

Lino Aldrovandi

Padre di Federico Aldrovandi, il diciottenne morto a Ferrara nel settembre 2005, dopo essere stato fermato da una pattuglia della polizia. Sarà presentato al Festival del Cinema di Venezia il documentario "È stato Morto un Ragazzo", di Filippo Vendemmiati, che racconta la vicenda della morte di Federico, ricostruita anche nel libro "Zona del silenzio. Una storia di ordinaria violenza italiana", di Checchino Antonini e Alessio Spataro (Minimum Fax, 2009). Il blog su Federico Aldrovandi è federicoaldrovandi.blog.kataweb.it   

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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