Festival NoDalMolin: festa per cosa?
Lunedi 30 Agosto 2010 alle 23:58 | 0 commenti
Sos Giustizia e Legalità  - Dall'1 al 12 settembre il Festival No Dal Molin andrà in scena sia in Via Sant'Antonino sia a Parco delle Fornaci. Non capiamo cosa festeggino, infatti, l'Ederle 2, nonostante loro, è una realtà (molti edifici realizzati e oltre 25 gru all'opera).
Il simbolo tangibile della sconfitta dei contrari alla nuova base USA è proprio il cantare vittoria per Il cosi detto Parco della Pace (SI COMPENSAZIONI = SI BASE), ma forse i capi dei presidianti sono convinti che i loro adepti non aprano ancora gli occhi? Secondo noi per questi signori la questione della nuova base è solo un mezzo per far soldi, hanno fatto in modo che l'opposizione alla Ederle 2 passasse come l'ennesima protesta dell'estrema sinistra demagogica, anziché come rivolta apartitica in nome della sovranità nazionale e dell'autodeterminazione locale. Con ogni probabilità avevano fiutato l'affare fin dall'inizio prendendosi gioco della buona fede e degli ideali della povera gente. Chissà poi, se oltre ai grandi nomi della musica italiana, ci saranno anche convegni con personaggi condannati per reati di terrorismo come avvenuto negli anni scorsi?
Achille Variati sindaco di Vicenza del PD, partito contrario a Vicenza e favorevole a Roma, concede loro l'unico parco in buono stato della città e, a quanto ci risulta, si sta prodigando alacremente per far ottenere loro tutte le autorizzazioni necessarie. Fu eletto sindaco per la sua totale contrarietà alla nuova base e ora si appresta a promuovere assessore proprio colui che lavorò per cedere parte del Dal Molin agli Usa. Da politico navigato sa che deve pagare i debiti elettorali e tenersi buoni i capi dei centri sociali, infatti, prima ha concesso l'ex bocciodromo ai capipopolo del presidio (i vertici dell'ex Ya Basta) e ora, il Parco delle Fornaci. Alla prossima concederà la Basilica Palladiana? Il sindaco non riscuoterà sicuramente cauzioni per eventuali danni, come avviene invece per le giostre a Campo Marzo, e i contribuenti vicentini come al solito dovranno pagare i danni causati da questi signori (vedi le scritte sui muri).
Chi se ne frega dei residenti costretti a subire ulteriori rumori e disagi per tanti giorni, chi se ne frega che mezza città sia, di fatto, ostaggio del festival, l'importante è per VARIATI assecondare i centri sociali (ne è politicamente ricattato?) e per gli altri riuscire a portare a casa un bel gruzzoletto (magari per sistemare il nuovo Ya Basta ai Ferrovieri) a scapito dei creduloni.
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