Festa dei popoli in cattedrale
Sabato 5 Gennaio 2013 alle 04:00 | 0 commenti
Diocesi di Vicenza - Domenica 6 gennaio, festa solenne dell’Epifania del Signore, la Cattedrale di Vicenza si animerà per l’oramai tradizionale Messa dei popoli. Alle 10.30 il Vescovo mons. Beniamino Pizziol presiederà l’Eucarestia con i migranti cattolici residenti nel territorio della diocesi che animeranno la celebrazione con canti e preghiere propri dei loro paesi di origine.
All’appuntamento multietnico sono attesi fedeli provenienti da Ghana, Nigeria (anglofoni), Costa d’Avorio, Burkina Fasu e Benin (francofoni); Sri Lanka, Filippine, India (Asia); Romania e Moldavia (Europa Est) con i sacerdoti che abitualmente si prendono cura di queste comunità nei centri pastorali per migranti istituiti dalla Diocesi in città e provincia.
 Come i Re Magi giunti a Betlemme dalle più remote regioni della terra, così i migranti che parteciperanno alla Festa dei popoli di domenica lasceranno un segno della loro presenza: 34 fotografie artistiche di famiglie immigrate di altrettante nazionalità che andranno ad arricchire il presepe della Cattedrale. “Si tratta di un ampliamento simbolico del Presepe – spiega Luciano Carpo, vice direttore dell’Ufficio Migrantes – per evocare il nuovo mosaico di persone e situazioni multiculturali che costituiscono l’attuale contesto della nostra Diocesiâ€.
 In occasione della Messa dei popoli verrà presentato anche ufficialmente il testo di una Nota pastorale che il Vescovo mons. Beniamino Pizziol ha voluto dedicare alla realtà dei migranti per sensibilizzare in modo particolare le comunità cristiane a vivere uno spirito di accoglienza e condivisione in particolare con “i fratelli e le sorelle arrivati da Paesi lontani dal nostro per storia, cultura, lingua e tradizioni, ma vicini nella condivisione della stessa fede nel Signore Gesù Cristoâ€. La Nota del Vescovo – dal titolo “Famiglie di lavoratori immigrati e Comunità cristiana. Camminiamo insieme†– dopo una sintetica analisi della realtà dei migranti sul nostro territorio e di quanto fatto finora dalla Diocesi – indica anche alcune priorità pastorali per favorire l’incontro e l’integrazione. Tra i suggerimenti del Vescovo si ritrovano indicazioni molto concrete come la disponibilità di volontari per i corsi di lingua italiana; la promozione delle “buone pratiche†di convivenza; la presenza di fedeli cattolici immigrati nei consigli pastorali; la sensibilizzazione e la riflessione sul tema della cittadinanza. “Si tratta – conclude la Nota - di non cancellare le differenze, ma avvicinarsi con delicatezza e rispetto, accogliendo l’altrui identità senza annullare la propria, favorendo la fraternità e lasciando fermentare la verità e il bene nella coscienza di ciascunoâ€.
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