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Festa dei popoli, indipendentisti e polemiche: la versione della Commissione organizzatrice

Di Edoardo Andrein Giovedi 19 Giugno 2014 alle 16:42 | 0 commenti

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La presenza di un gruppo di appartenenti ai movimenti indipendentisti veneti alla Festa dei Popoli di domenica 15 giugno 2014 ha generato l'interesse dei media e diverse polemiche (leggi qui e anche qui per saperne di più). Ora vuole esprimere il suo pensiero anche la Commissione Festa dei popoli di Thiene, cioè le persone che la festa la pensano, la organizzano, la preparano, la gestiscono e se ne assumono i costi.

Rifiutiamo l’affermazione con cui alcuni ci hanno definito “organizzazione che
risponde alla giunta del sindaco Giovanni Battista Casarotto e dell’assessore Maurizio
Fanton”. Siamo nati prima dell’attuale Giunta e auspichiamo di poter continuare ad
esistere anche dopo.
Tutte le edizioni della Festa dei Popoli (quest’anno siamo arrivati alla 5^), sono
state possibili grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale a mettere a
disposizione gratuitamente spazi ed attrezzature. Nonostante il colore diverso delle
due amministrazioni, la Festa dei Popoli ha sempre trovato accoglienza
nell’Amministrazione del Comune di Thiene e il Sindaco, in carica nelle varie edizioni,
ha sempre accettato di presenziare e offrire un saluto nella cerimonia di apertura.
Il fatto che dal 2012 il Sindaco guardi con maggiore simpatia alla Festa dei Popoli e
che un sostenitore della “Commissione Festa dei Popoli” abbia assunto anche il ruolo
di Assessore, ha sicuramente reso più agili alcuni iter burocratici, dato maggior
visibilità all’evento e maggior coraggio ai membri della Commissione, tutti
esclusivamente volontari, che, grazie al crescere della Festa, si sentono spesso oberati
di lavoro ed incarichi non sempre facili da portare a termine.
La preparazione, organizzazione, gestione, copertura dei costi della Festa
continua, però, ad essere a totale ed esclusivo carico della “Commissione
Festa dei Popoli” . Come ogni manifestazione che si rispetti, anche la Festa dei Popoli
si è data, e continuerà a darsi, delle regole al fine di garantire la buona riuscita
dell’evento; regole che di anno in anno la commissione modifica, rettifica, integra.
Tra queste, c’è l’obbligo di iscriversi e non soltanto per chi chiede un gazebo, ma
anche per quei Popoli che danno la disponibilità solo per la sfilata del mattino: ogni
bandiera, quindi ogni Paese, deve partecipare ad un pomeriggio di formazione e
preparazione, presentare una scheda di iscrizione in cui indicare anche i dati della
persona di riferimento per quell’etnia o gruppo. Niente nella festa è lasciato
all’improvvisazione, in considerazione dei grandi numeri e dell’eterogeneità delle
presenze.
In questa edizione 2014, ad esempio, abbiamo avuto la presenza anche di due
realtà che hanno chiesto ed ottenuto il permesso di volantinare iniziative che la
Commissione ha ritenuto idonee e in sintonia con la Festa.
Se tutti indistintamente possono visitare la Festa, pur attenendosi ad alcune regole
come quella che vieta l’uso di qualsiasi sostanza alcoolica anche a scopo personale,
SOLO chi ha chiesto autorizzazione può farlo al fine di far conoscere la propria
associazione o gruppo, il proprio punto di vista su alcuni temi, ecc.
Il gruppo, quasi tutti adulti, di indipendentisti veneti aveva avuto il permesso di
entrare purché senza bandiere, nel rispetto dei criteri sopra citati. Derogare, avrebbe
creato un precedente, e legittimato, per il futuro, la presenza disordinata di gruppi o
associazioni o imprese.
Non si tratta, quindi di razzismo o preclusioni, ma di trasparenza, coerenza e
correttezza. Il dialogo è il nostro punto di forza, ma fatto per tempo, con calma e nella
disponibilità che ad una domanda può seguire un “sì” o un “no” o un “sì ma a
condizione che”.
Negli anni ’90 sono i missionari Comboniani, allora proprietari degli stabili di Via
Dante, a dare avvio alle annuali Feste dei Popoli; lo spostamento ad altre comunità dei
missionari più giovani, rallenta questa tradizione che nel 2005 viene rilanciata, nel
parcheggio dell’Agenzia delle Entrate, grazie all’impegno del gruppo Unidos: un
gruppo di giovani che frequentavano i percorsi formativi proposti dai Comboniani
prima a Thiene, poi a Padova.
Nel 2008 nasce a Thiene il Coordinamento Missionario Vicariale; ne fanno parte i
gruppi missionari parrocchiali e gruppi/associazioni laicali particolarmente attente ai
temi della mondialità. Tra queste anche l’Associazione A.S.A. onlus che, tra gli obiettivi
statutari, ha quello di essere ponte tra la Diocesi di Padova e le missioni diocesane in
Ecuador. A rappresentare A.S.A. onlus ci sono i soci Maurizio Fanton e Maria Novella
Sacchetto, delegati anche dal Centro Missionario di Padova.
Nel 2009 il Coordinamento Missionario Vicariale fa propria l’affermazione assai
diffusa “la missione ora è qui, con tutti gli stranieri che abitano i nostri territori” ed
avvia un percorso di formazione sul tema dell’immigrazione che culmina con la Festa
dei Popoli, che torna dopo cinque anni, il 20 giugno 2010.
Il Coordinamento Missionario Vicariale affida la preparazione ed organizzazione
dell’evento ad un gruppo di persone, la “Commissione Festa dei Popoli”, in
rappresentanza del Vicariato, delle associazioni cattoliche (Azione Cattolica e Scout)
nonché alcuni giovani che avevano organizzato la Festa del 2005. A.S.A. onlus,
associazione iscritta al registro delle OdV della Regione Veneto, risulta essere capofila
della Commissione, di conseguenza ne fanno parte anche i soci Fanton e Sacchetto.
A fine anno 2010, la “Commissione Festa dei Popoli” si allarga e coinvolge al suo
interno anche cittadini stranieri affinchè la festa sia sempre più DEI popoli e non PER i
popoli. Malgrado le sue radici, la “Commissione Festa dei Popoli” è un
organismo aconfessionale e apartitico, un organismo che si confronta con le
persone in quanto uomini e donne, abitanti del Pianeta, al di là dei punti di vista che
ognuno ha il diritto di avere.

Firmato:
Michela Barbieri
Gianni Cavraro
Patricia Dalla Lasta
Elio Dall’Igna
Daniele Dal Maso
Samad Darmouch
Marcel Galatanu
Ouahiba Harrathi
Ghizlan Jaouad
Sadek Lahrache
Khemissa Mameni
Mariangela Mazzarano
Sara Pedemonte
Salwa Rahmouni
Joyce Ranieri
Maria Novella Sacchetto
Elisa Trevisan
Richard Vasquez
Habiba Zerifi
Michela Zuccollo

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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