Quotidiano | Categorie: Lavoro

Fertility Day, Cgil Vicenza: problema vero, proposte insoddisfacenti

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 1 Settembre 2016 alle 17:51 | 0 commenti

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Riceviamo da Marina Bergamin, Cgil Vicenza, e pubblichiamo

Il Ministro Lorenzin con il suo contestato 'fertility day' pone un problema vero in merito alla natalità in Italia: per la prima volta negli ultimi 90 anni il nostro paese perde popolazione, si fanno meno figli e la cittadinanza invecchia. Tanti sono i motivi. Di sicuro, tra questi, non ci sono né la mancanza di desiderio, né la disattenzione femminile. Infatti, se la media di figli per donna in Veneto passa da 1,5 del 2010 a 1,39 nel 2015 e nel giro di pochi anni i nuovi nati in Veneto calano del 20% (del 22% a Vicenza), il desiderio di figli si attesta saldamente in almeno 2 per donna.

Al pari delle donne europee. La discrepanza tra desiderio e realizzazione, invece, non ha pari rispetto a Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Grecia.

Va ricordato, inoltre, che in passato un tasso elevato era 'merito' in particolare delle donne emigrate: nel 2002 le venete hanno avuto 1,13 figli, le donne straniere 3,09.

Oggi, ne le une nè le altre, ce la fanno. Su questo si dovrebbe ragionare: perchè?

Dal nostro osservatorio emergono almeno tre grossi problemi: la crisi e la precarietà occupazionale che permangono e che rendono complicato per i giovani progettare un futuro; il mercato del lavoro e un'organizzazione del lavoro che permette pochissima conciliazione tra famiglia e lavoro, tra tempi e orari (vedi in particolare gli orari del commercio ormai senza limiti); la debolezza di un welfare ancora poco orientato alla maternità. 

Se questo è vero, servono ben altri interventi che spot pubblicitari.

Serve che ognuno faccia la propria parte, nel lavoro (imprese e sindacato), in politica e nelle Istituzioni.

Leggi tutti gli articoli su: cgil, Fertility day

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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