Fertility day, botta e risposta tra ministro Lorenzin e Partito Democratico con Daniela Sbrollini
Giovedi 29 Settembre 2016 alle 16:59 | 0 commenti
 
				
		
Alla Camera dei deputati il gruppo del Partito Democratico ha interrogato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: tra i firmatari anche la deputata vicentina Daniela Sbrollini, Vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali e Sanità . A seguire pubblichiamo anche il testo integrale della risposta del Ministro della salute Beatrice Lorenzin
Chiediamo al Ministro Lorenzin ancora più impegno del Governo per adottare politiche efficaci per la famiglia affinché non siano le ragioni sociali o economiche ad incidere sulla scelta di una coppia ad avere figli, inoltre vogliamo che siano sostenute ed incentivate le disponibili tecniche di fecondazione. Secondo i dati Istat nel 2015 le nascite sono state 488 mila (-15 mila), nuovo minimo storico dall’Unità d'Italia. Il 2015 è il quinto anno consecutivo di riduzione della fecondità , giunta a 1,35 figli per donna. Inoltre, secondo l’Istituto Superiore di Sanità , complessivamente, l’infertilità riguarda circa il 15% delle coppie.La questione nascite, rimane un problema prioritario da risolvere, tale  questione demografica infatti incide in maniera molto pesante  soprattutto sulle politiche socio-sanitarie e su un’adeguata  programmazione del sistema pensionistico e quindi sul mondo del lavoro.  La situazione attuale, se non dovesse cambiare, obbligherebbe lo Stato  ad investire sempre più risorse da rispondere ad una crescente domanda  sanitaria e di servizi sociali, togliendo la possibilità ad importanti  investimenti per la prevenzione e per nuovi diritti alle giovani  generazioni.
 In questa legislatura è stato fatto molto: bonus bebè, voucher baby  sitter, nuovi incentivi al welfare aziendale per la conciliazione della  vita privata e del lavoro, divieto di dimissioni in bianco,  congedi maternità anche per le lavoratrici atipiche e libere  professioniste, congedi papà, sono alcune delle misure già introdotte.  Questi risultati sono arrivati grazie prima di tutto all’impegno del  Partito Democratico in Parlamento e anche grazie al lavoro costante  della Commissione Affari Sociali e Sanità sostenuta da un Governo che  finalmente ha voluto dare valore e priorità ad una lunga serie di  interventi nel campo del sostegno alla famiglia e a nuovi strumenti di  welfare.
 Ora vogliamo fare di più, vogliamo ancor  più sostenere la libertà delle coppie di voler avere figli. E ‘ un  impegno prioritario per il Partito Democratico e per la mia Commissione,  una battaglia di responsabilità e giustizia nei confronti delle giovani  famiglie italiane e per il futuro del nostro Paese.
 Nella risposta immediata il Ministro della Salute ha sottolineato come  l'Italia abbia anticipato i temi della salute riproduttiva e della  fertilità anche rispetto alle ricerche evidenziate dall'Unione Europea e  dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Inoltre nei nuovi LEA già  approvati ed in vigore è stata inserita l’endometriosi, malattia  cronica. La Ministra ha risposto infine che il Governo sta per elaborare  una strategia complessiva e trasversale che metta la famiglia al centro  delle scelte strategiche di politica socioeconomica, ciò avverrà  attraverso incentivi già nel prossimo DEF e nel potenziamento  degli asili nido.
BEATRICE LORENZIN, Ministra della salute: 
 "Presidente, ringrazio gli interroganti per avere voluto richiamare,  ancora una volta, l’attenzione su di un tema, quello della salute  riproduttiva, la cui importanza, da un punto di vista sanitario ma anche  sociale, non può essere messa in secondo piano da polemiche innescate  da errori di comunicazione che ho peraltro riconosciuto e prontamente  corretto, prendendo anche provvedimenti disciplinari nei confronti dei  responsabili. Un’iniziativa, quella della Giornata nazionale dedicata al  tema della fertilità umana, che si colloca nell’ambito delle azioni  previste nel più ampio piano nazionale per la fertilità che era, che è e  che sarà ogni anno finalizzata ad aumentare nella popolazione e  soprattutto nei giovani la conoscenza, purtroppo oggi molto deficitaria,  come dimostrano anche recenti indagini del Censis, sulla propria salute  riproduttiva e a fornire strumenti per la tutela della fertilità di  uomini e donne attraverso la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura  delle malattie sessualmente trasmissibili che possono comprometterla,  nonché a fornire giusti elementi di conoscenza sulle tecniche di  procreazione medicalmente assistita che, ricordo, abbiamo inserito nei  nuovi livelli essenziali di assistenza a titolo gratuito. Sono  orgogliosa, quindi, di evidenziare che l’Italia ha anticipato su questi  temi la stessa Organizzazione mondiale della sanità. Proprio la scorsa  settimana, infatti, è stata adottata la risoluzione del Comitato Atti  Parlamentari  N. 681  con cui i Paesi della regione europea si sono  impegnati ad attuare il piano d’azione per la salute sessuale e  riproduttiva della popolazione. Lo scorso 22 settembre è stato avviato  un dibattito molto costruttivo sui temi della salute riproduttiva e  dell’infertilità con i diversi attori coinvolti, dagli operatori  sanitari alle associazioni di pazienti, le società scientifiche, i  giovani, le coppie, le famiglie ma anche i giornalisti e coloro che si  occupano di fare corretta informazione sanitaria. In occasione della  Giornata nazionale sulla fertilità abbiamo lanciato l’iniziativa delle  società scientifiche di ginecologia, andrologia ed endocrinologia, i cui  associati, nel prossimo mese di ottobre, offriranno consulti gratuiti  ai giovani tra i 18 e i 25 anni, giovani uomini e donne. Abbiamo  divulgato l’inserimento di una patologia particolarmente invalidante,  quale l’endometriosi, nei nuovi LEA come malattia cronica e abbiamo  informato sui numerosi provvedimenti da tempo predisposti dal Ministero  della salute e oggi all’esame delle altre amministrazioni e autorità  statali; cito, per tutti, il registro nazionale dei donatori di cellule  riproduttive, volto ad assicurare che le tecniche di PMA vengano  eseguite nel rispetto degli standard di sicurezza. Quanto, infine, alla  richiesta degli onorevoli interroganti circa le ulteriori iniziative  affinché non siano ragioni sociali o economiche ad incidere sulla scelta  di una coppia di avere figli, posso riferire che il Governo in queste  ore è impegnato non solo ad arricchire le misure a sostegno della  famiglia ma anche ad elaborare una strategia complessiva e trasversale  che metta la famiglia al centro delle scelte strategiche di politica  socioeconomica. Già nella nota di variazione del DEF sono delineate  ulteriori misure di sostegno alla famiglia quale, ad esempio, il  potenziamento degli asili nido ed è stato altresì predisposto, dal  Ministro Costa, uno schema di testo unico della famiglia per porre fine  alla frammentazione normativa e per dare dignità a quella legislativa. " 
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