Ferrarin presenta una mozione per far diventare Vicenza città antitransgenica
Mercoledi 12 Marzo 2014 alle 17:44 | 0 commenti
Daniele Ferrarin, Movimento 5 Stelle Vicenza - La globalizzazione dei sistemi produttivi, compresi quelli riguardante l'alimentazione animale e  umana, hanno generato da parte delle potenti Multinazionali del settore agroalimentare  una logica esasperata  del "profitto" negando  la centralità della persona umana. Si assiste " all'assalto " del mondo  produttivo agricolo con la distribuzione  di prodotti O.G.M., (organismi geneticamente  modificati); mettendo in crisi i piccoli produttori di sementi rispettosi della biodiversità , il settore del biologico e la piccola e media azienda agricola.
Il fenomeno di produzione  di alimentari transgenici "clandestino" è in aumento, soprattutto paesi con forte vocazione espansiva (così detti emergenti). Le "metodologie “di esportazione  di tali prodotti si sono nel tempo affinati e si sottraggono facilmente  ai controlli doganali.  Studi scientifici  hanno accertato che l'uso di O.G.M  e il conseguente "inquinamento" biologico crea "mutazioni genetiche" non solo nell'ambiente. Il diritto della salute sia umana che animale è un diritto "inviolabile".  Il M5S di Vicenza propone al Consiglio Comunale di dichiarare Vicenza, città "Unesco", anche città "Antitransgenica", e di informare i cittadini sulla necessità di praticare una corretta alimentazione che privilegi il consumo di prodotti  locali  privi di manipolazione genetica.
Di seguito il testo della mozione:
Comune di Vicenza
Consiglio Comunale
Movimento Cinque Stelle vicenza
Al Sig. Sindaco
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
MOZIONE - dichiarare “ VICENZA -COMUNE  “Antitransgenico “
Premesso che:
- Il sindaco è autorità sanitaria locale. In questa veste, ai sensi dell'art. 32 della legge n. 833/1978 e dell'art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, può anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica;
·        l'articolo 5 della legge n. 283 del 1962, che è la Norma di base italiana in tema di alimentazione, afferma testualmente; "E' vietato l'uso di sostanze alimentari trattate in modo da violarne la composizione naturale";
Appare evidente, pertanto, che
·        dalla legge citata è' vietato l'uso alimentare di OGM transgenici in quanto ne è stata "violata la composizione naturale". Sarebbe tollerata la presenza nel prodotto naturale sino a un massimo del'1% del DNA e della componente proteica transgenica;
·         è inoltre “Vietato†l'uso alimentare dei derivati dei vegetali transgenici (amido di mais, olio di mais e di soia, lecitina di soia), perché la loro composizione biochimica è diversa da quella naturale;
·        è vietato l'uso alimentare di OGM mutati da trattamenti radioattivi con raggi X o gamma, o neutroni veloci e i loro derivati, in quanto dichiaratamente mutati attraverso una mutazione genetica;
·        Il principio di precauzione è stato considerato elemento fondante della proposta presentata dalla Commissione Europea per la revisione della normativa comunitaria sull'emissione deliberata di Organismi Geneticamente Modificati;
·        Il Parlamento europeo in data 10 marzo 2014 ha bocciato la proposta sul materiale riproduttivo vegetale della Commissione europea che voleva vietare il libero scambio e commercio di semi tra piccoli produttori, a vantaggio delle aziende produttrici multinazionale principali responsabili della diffusione O.G.M.
·         il ministro della Salute di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, forestali e con il Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del Mare in materia di adozione delle misure d'urgenza ai sensi dell'art. 54 del regolamento (Ce) n, 178/2002 del 28 gennaio 2002 concernenti la coltivazione di varietà di mais geneticamente modificata MoN 810, la stessa è vietata sul territorio nazionale, fino all'adozione di misure comunitarie di cui al citato regolamento, e non oltre 18 mesi dalla data del decreto medesimo;
·        L'utilizzo in agricoltura, nel mondo in Europa delle varietà “Ibride†dette anche O.G.M. ad alto rendimento ha causato l'abbandono, in alcuni casi, la scomparsa di ecotipi locali;
·        dette varietà sono più resistenti alle fitopatie danneggiano gravemente la biodiversità  compromettendo l'equilibrio biologico e l'ecosistema, questo attraverso l'impollinazione incrociata e la deriva tra specie simili: le modifiche genetiche delle nuove varietà potrebbero trasferirsi, attraverso la “contaminazione†alle altre colture generando conseguenze imprevedibili;
·        tali cambiamenti hanno comportato una ristrutturazione del settore produttivo agricolo causando gravi scompensi socio-economici, in particolare a carico dei piccoli imprenditori agricole, danneggiando il comparto del “biologico†; t
·        tale situazione ha portato all'uniformità genetica di queste culture, con una pericolosa dipendenza, per tutte le filiere produttive, nei confronti di pochi detentori dei brevetti;
·        senza nulla togliere agli aspetti positivi delle biotecnologie e alla ricerca scientifica si sta imponendo sempre più il “principio di “precauzione††che richiede di non immettere nell'ambiente o nella catene alimentare prodotti o processi fino a quando non sia dimostrata la “sicurezza†nel breve e nel lungo termine;
·        le imprese multinazionali hanno esteso le proprie strutture di ricerca , produzione e commercializzazione fino ad arrivare a un regime di “monopolio†con relativo domino e controllo del comparto delle biotecnologie e in quello della produzione delle sementi, che non essendo più “replicabili†vedono l'agricoltore costretto al riacquisto annuale, Il fenomeno è stato più volte sottolineato con preoccupazione dalla stessa UE;
·        l'introduzione su scala mondiale degli O.G.M. ha ulteriormente creato un divario tra paesi ricchi e quelli poveri;
Tutto ciò premesso;
IL CONSIGLIO COMUNALE esprime la propria contrarietà , che  su tutto il territorio comunale sia effettuata la sperimentazione, la coltivazione e l'allevamento di organismi viventi, sia vegetali sia animali, ottenuti mediante manipolazione genetica;
impegna il Sindaco e la Giunta
1.      di dichiarare, con i provvedimenti conseguenti, il Comune di Vicenza “Comune AntitransgenicoÂ
2.      Ad invitare le aziende fornitrici di pasti e derrate alle mense pubbliche (includendo quindi le mense scolastiche, case di riposo ecc. ) a dichiarare il non utilizzo di alimenti contenenti O.G.M. ed a prevedere l'inserimento di una specifica clausola vincolante in tal senso durante la prossima gara d'appalto di ogni mensa pubblica ed i sensibilizzare in tal senso gli operatori delle mense private, e del settore della ristorazione in genere;
3.      di informare il Consiglio Comunale di quanti controlli, le autorità competenti hanno, effettuato per verificare l'utilizzo improprio dei citati O.G.M. Nell'anno 2013;
4.      Ad informare attraverso incontri, e comunicazioni scritte i produttori, se presenti, ed i rivenditori sul territorio Comunale sui rischi di “contaminazione†nell'utilizzo e di vendita di prodotti geneticamente modificati nella catena produttiva le cui conseguenze non sono attualmente prevedibili;
5.      Ad informare i cittadini sui rischi legati al consumo di prodotti ottenuti con OGM ed avviare una seria campagna di educazione alimentare legata al consumo di prodotti tradizionali di qualità ;
6.       di pubblicizzare la delibera, che dovrà essere predisposta, tramite l'apposizione nei cartelli Segnaletici indicanti “Vicenzaâ€Â le parole Comune Antitransgenico  Â
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Portavoce Consigliere Comunale M5S Vicenza
Daniele Ferrarin
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