Ferragosto: tra sacro e profano
Domenica 15 Agosto 2010 alle 11:07 | 0 commenti
Ferragosto tutti al mare a cercare un po' di refrigerio dalla canicola estiva. A parte le condizioni meteo degli ultimi giorni (e che ancora persistono su una parte d'Italia) che rendono questa frase quasi ridicola, siamo sicuri che gli italiani ed i vicentini conoscano il reale significato della festività in calendario il 15 agosto?
Bisogna fare un viaggio a ritroso e arrivare ai tempi dell'Impero Romano per trovare le radici del nome "Ferragosto": questo, infatti, deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto) termine che indicava una festività istituita dall'imperatore Ottaviano Augusto nel 18 a.C. per autopromozione politica e per collegare le altre festività del mese di Agosto, allo scopo di regalare un adeguato periodo di riposo dalle fatiche lavorative dei mesi precedenti.
Durante i festeggiamenti si organizzavano in tutto l'impero corse di cavalli e , inoltre, gli animali da tiro (come gli asini e i muli) venivano esentati dal lavoro e agghindati con dei fiori. Alcune di queste antiche tradizioni rivivono ancora oggi, basti pensare al Palio dell'Assunta che si corre a Siena il 16 agosto di ogni anno.
Significato religioso
Il 15 agosto coincide con la festa cristiana cattolica della Dormizione e Assunzione di Maria, madre di Gesù.
La Dormizione è una credenza di alcuni teologi, i quali sostengono che Maria non sarebbe realmente morta, ma solamente caduta in un sonno profondo e successivamente assunta in Cielo (Assunzione). Tuttavia, secondo la Chiesa cattolica di rito bizantino e secondo la Chiesa Ortodossa i due avvenimenti non coincidono temporalmente, pertanto il 15 agosto si celebra solamente la Dormizione.
Significato laico
Il Ferragosto è una festa tipicamente italiana e non viene festeggiato in nessun altro paese europeo. Negli anni questa giornata è stata vissuta come quella delle gite fuori porta, degli esodi verso il mare o i luoghi di villeggiatura: uno spartiacque tra la prima e la seconda parte dell'estate.
Tradizioni popolari tipiche di Ferragosto erano la "mancia" data dai datori di lavoro ai loro dipendenti perché potessero passare una giornata serena con la loro famiglia (usanza caratteristica della Lombardia) ed un piatto tipico: il piccione arrosto, usanza che ancora oggi sopravvive in alcune zone della nostra pensiola.
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