Fari sul Centro Sport Palladio
Domenica 14 Aprile 2013 alle 10:35 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 252, Bassano Più n. 14 e SchioThienePiù n. 2 in distribuzione e sfogliabili comodamente dagli abbonati online.  Â
Sulla dismissione del sedime su cui sorge il Centro Sport Palladio il consigliere Sandro Guaiti del Pd ha deciso di vederci chiaro e ha chiesto agli uffici un pacco di domumenti per controllare che al privato non siano fatti sconti e che non si materializzi la solita speculazione fondiaria. E intanto dall'elenco dei soci spunta un pezzo della Vicenza bene
Come finirà la vicenda della cessione dei terreni comunali su cui sorge il Centro Sport Palladio? L'operazione è pronta per passare nel roster del sindaco democratico Achille Variati o c'è qualche nota in sospeso? Più che la ratio della delibera in generale i fari sembrano puntati su alcuni dettagli dell'operazione tra cui il valore delle partite contabili in gioco nonché la valorizzazione immobiliare garantita dall'accordo in via di definizione. L'operazione è complessa ed in passato i due soggetti, comune da un lato e Csp dall'altro, erano anche finiti in tribunale con una vittoria del comune in primo grado, rispetto alla quale a palazzo Trissino mai è stato chiarito se il privato abbia realmente proposto appello. Così in sede di commissione finanze i primi chiarimenti li ha chiesti il consigliere di maggioranza Sandro Guaiti (Pd) con una istanza presentata proprio ad inizio settimana: «Si rammenta che gli articoli 14 e 16 della convenzione con il Centro Sport Palladio... pongono già in capo al concessionario l'onere della calmierazione dei prezzi. Si chiede pertanto che sia spiegato nel dettaglio a che titolo e per quali ragioni siano stati concessi eventuali scomputi o deduzioni in materia di Imu o Ici».
Guaiti per di più condivide con Silvano Sgreva dell'Idv (in minoranza) una serie di timori di fondo tanto che ha messo nero su bianco una lunga lista "della spesa" fatta di documenti vecchi e nuovi. Guaiti chiede infatti agli uffici di produrre tutti gli allegati alla convenzione con i privati di cui al protocollo generale 19683 del 6-12-1984 e successive integrazioni o modificazioni. E ancora la sentenza numero 1191 del giorno 8 luglio 2008 «di cui a pagina 2 rigo 5 della bozza di delibera posta alla nostra attenzione». E ancora chiede di produrre la proposta transattiva formulata dal privato «con nota 28-06-2010» nonché la nota 7-05-2012 elaborata dalla Agenzia del Territorio. Cui va aggiunta pure la nota 2-07-2012 elaborata dalla Agenzia del Territorio.
Fuori da un linguaggio gelidamente amministrativo il consigliere del Pd chiede in pratica di sapere se il milione e mezzo che i privati avrebbero promesso al comune sono un prezzo ragionevole o se sono troppo pochi. L'enigma è questo. Il comune deve pretendere il solo prezzo relativo al valore delle aree? Oppure deve in qualche modo considerare nella partita anche edificio ed infrastrutture perché questi comunque alla fine della convenzione finirebbero comunque in mano all'ente pubblico? E soprattutto la nuova convezione prevede la cessione da parte del comune di un'area posta a lato del complesso. Il prezzo previsto è di 40.000 euro con l'obbligo per i privati di non costruire per dieci anni. Obbligo che può essere bypassato con il pagamento di una addizionale di 240.000 euro. A palazzo Trissino però non sono pochi i consiglieri che temono che la cosa costituisca il presupposto per una speculazione edilizia che in ragione delle novità introdotte dalle osservazioni sul piano degli interventi, permette un utilizzo commerciale dell'area, magari a fronte di un comune che potrebbe addirittura rischiare un danno erariale in ragione di un'area venduta sotto costo. Questo Guaiti non lo sa ed è per questo che ha chiesto tutto l'incartamento.
Ad ogni modo la fretta con cui la giunta ha imposto la discussione sull'argomento non è andata giù a tutti i membri della commissione. E sullo sfondo rimane la proprietà del Centro Sport Palladio o Csp che dir si voglia. Se si compulsa l'elenco dei soci si scopre che i soci, oltre alla sempre presente famiglia Allegro che esprime anche il management, si scoprono nomi della Vicenza che conta: imprenditori, professionisti, amministratori pubblici e volti più o meno noti. Tra questi figurano Paolo Marzotto, Antonio Santagiuliana, Gian Paolo Boschetti, Mario Cestaro, Maria Groppo, Massimo Masolo, Luigi De Facci spa, Pierantonio Bevilacqua, Luigi Morato, Agostino Roverato, Alberto Roma, Aldo Arduin, Girolamo Tronca, Angelo Xompero, Margherita Raumer, Giuseppe Ongaro, Renato Adami, Maria Teresa Caoduro, Walter Casarotto, Luca Milocco, Severino Molon, Marilena Pizzolato, Alberto Morato, Ilario Faresin, Eliseo Barausse, Sandra Tecchio e Lino Coda. E chi più ne ha più ne metta.
No comment dal Csp
(m.m.) VicenzaPiù ha più volte cercato un contatto con il management della società Centro Sport Palladio e in particolare con il presidente Silvano Allegro. Quest'ultimo però ha fatto sapere di non volere commentare il recente accordo siglato con l'amministrazione comunale di Vicenza, né di volere rispondere ad eventuali quesiti posti dalla nostra testata, riservandosi di intervenire in futuro.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.