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Fari sul Centro Sport Palladio

Di Marco Milioni Domenica 14 Aprile 2013 alle 10:35 | 0 commenti

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Sulla dismissione del sedime su cui sorge il Centro Sport Palladio il consigliere Sandro Guaiti del Pd ha deciso di vederci chiaro e ha chiesto agli uffici un pacco di domumenti per controllare che al privato non siano fatti sconti e che non si materializzi la solita speculazione fondiaria. E intanto dall'elenco dei soci spunta un pezzo della Vicenza bene

Come finirà la vicenda della cessione dei terreni comunali su cui sorge il Centro Sport Palladio? L'operazione è pronta per passare nel roster del sindaco democratico Achille Variati o c'è qualche nota in sospeso? Più che la ratio della delibera in generale i fari sembrano puntati su alcuni dettagli dell'operazione tra cui il valore delle partite contabili in gioco nonché la valorizzazione immobiliare garantita dall'accordo in via di definizione. L'operazione è complessa ed in passato i due soggetti, comune da un lato e Csp dall'altro, erano anche finiti in tribunale con una vittoria del comune in primo grado, rispetto alla quale a palazzo Trissino mai è stato chiarito se il privato abbia realmente proposto appello. Così in sede di commissione finanze i primi chiarimenti li ha chiesti il consigliere di maggioranza Sandro Guaiti (Pd) con una istanza presentata proprio ad inizio settimana: «Si rammenta che gli articoli 14 e 16 della convenzione con il Centro Sport Palladio... pongono già in capo al concessionario l'onere della calmierazione dei prezzi. Si chiede pertanto che sia spiegato nel dettaglio a che titolo e per quali ragioni siano stati concessi eventuali scomputi o deduzioni in materia di Imu o Ici».

Guaiti per di più condivide con Silvano Sgreva dell'Idv (in minoranza) una serie di timori di fondo tanto che ha messo nero su bianco una lunga lista "della spesa" fatta di documenti vecchi e nuovi. Guaiti chiede infatti agli uffici di produrre tutti gli allegati alla convenzione con i privati di cui al protocollo generale 19683 del 6-12-1984 e successive integrazioni o modificazioni. E ancora la sentenza numero 1191 del giorno 8 luglio 2008 «di cui a pagina 2 rigo 5 della bozza di delibera posta alla nostra attenzione». E ancora chiede di produrre la proposta transattiva formulata dal privato «con nota 28-06-2010» nonché la nota 7-05-2012 elaborata dalla Agenzia del Territorio. Cui va aggiunta pure la nota 2-07-2012 elaborata dalla Agenzia del Territorio.

Fuori da un linguaggio gelidamente amministrativo il consigliere del Pd chiede in pratica di sapere se il milione e mezzo che i privati avrebbero promesso al comune sono un prezzo ragionevole o se sono troppo pochi. L'enigma è questo. Il comune deve pretendere il solo prezzo relativo al valore delle aree? Oppure deve in qualche modo considerare nella partita anche edificio ed infrastrutture perché questi comunque alla fine della convenzione finirebbero comunque in mano all'ente pubblico? E soprattutto la nuova convezione prevede la cessione da parte del comune di un'area posta a lato del complesso. Il prezzo previsto è di 40.000 euro con l'obbligo per i privati di non costruire per dieci anni. Obbligo che può essere bypassato con il pagamento di una addizionale di 240.000 euro. A palazzo Trissino però non sono pochi i consiglieri che temono che la cosa costituisca il presupposto per una speculazione edilizia che in ragione delle novità introdotte dalle osservazioni sul piano degli interventi, permette un utilizzo commerciale dell'area, magari a fronte di un comune che potrebbe addirittura rischiare un danno erariale in ragione di un'area venduta sotto costo. Questo Guaiti non lo sa ed è per questo che ha chiesto tutto l'incartamento.

Ad ogni modo la fretta con cui la giunta ha imposto la discussione sull'argomento non è andata giù a tutti i membri della commissione. E sullo sfondo rimane la proprietà del Centro Sport Palladio o Csp che dir si voglia. Se si compulsa l'elenco dei soci si scopre che i soci, oltre alla sempre presente famiglia Allegro che esprime anche il management, si scoprono nomi della Vicenza che conta: imprenditori, professionisti, amministratori pubblici e volti più o meno noti. Tra questi figurano Paolo Marzotto, Antonio Santagiuliana, Gian Paolo Boschetti, Mario Cestaro, Maria Groppo, Massimo Masolo, Luigi De Facci spa, Pierantonio Bevilacqua, Luigi Morato, Agostino Roverato, Alberto Roma, Aldo Arduin, Girolamo Tronca, Angelo Xompero, Margherita Raumer, Giuseppe Ongaro, Renato Adami, Maria Teresa Caoduro, Walter Casarotto, Luca Milocco, Severino Molon, Marilena Pizzolato, Alberto Morato, Ilario Faresin, Eliseo Barausse, Sandra Tecchio e Lino Coda. E chi più ne ha più ne metta.

 

No comment dal Csp

(m.m.) VicenzaPiù ha più volte cercato un contatto con il management della società Centro Sport Palladio e in particolare con il presidente Silvano Allegro. Quest'ultimo però ha fatto sapere di non volere commentare il recente accordo siglato con l'amministrazione comunale di Vicenza, né di volere rispondere ad eventuali quesiti posti dalla nostra testata, riservandosi di intervenire in futuro.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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