Quotidiano | Categorie: Politica

Fare per Fermare sceglie la concretezza e appoggia Variati

Di Martina Lucchin Mercoledi 22 Maggio 2013 alle 14:36 | 0 commenti

ArticleImage

Fare per Fermare il Declino opta per la concretezza. Il partito che fu di Oscar Giannino ha scelto di non scendere in campo direttamente presentando una propria lista alle amministrative, ma di sostenere il candidato sindaco Achille Variati (segue nota ufficiale). A dare la notizia è Filippo Franceschetto, coordinatore provinciale pro tempore di Fare Vicenza, che parla di una scelta dettata dalla necessità di crescere come partito e di avvicinarsi alla pubblica amministrazione attraverso una futura collaborazione su alcuni punti specifici. 

Il rilancio del polo universitario, la casa delle start up e la rivoluzione burocratica sono le proposte lanciate da Variati che Fare condivide e per la realizzazione delle quali offre il suo supporto in caso di vittoria. Il progetto di trasformare Vicenza in una smart city, (intelligente tecnologica e semplificata) è inoltre particolarmente apprezzato, come sottolinea Enrico Dall’Osto, uno dei membri del partito che si è occupato di analizzare tutti i programmi degli aspiranti alla poltrona di primo cittadino. Achille Variati, che sottolinea che Vicenza è stata riconosciuta come una delle città più smart d’Italia, si dice orgoglioso di avere al suo fianco “un movimento che alle politiche si è distinto con persone intelligenti, libere e che lottano contro il declino del Paese”. “Liberare energie” è quindi il proposito che Variati promette di realizzare insieme al loro contributo.

 

Manifesto di alcuni membri del comitato cittadino di "Fare per fermare il declino" a sostegno di Variati
Variati 2013 - "Lavoro e startup, rilancio dell'Università e semplificazione burocratica, Vicenza sempre più smart city. Abbiamo letto i programmi e le idee dei candidati e quello con cui troviamo più consonanza è quello di Achille Variati". Così questa mattina un gruppo di membri del comitato cittadino di "Fare per fermare il declino" - Anna Maria Costalunga, Enrico Dall'Osto, Alfonso Scapin, Alberto Attolini, Enrico Pausa, Donato Marchetto e Piero Dal Re - ha presentato un manifesto (riportato in calce) a sostegno del sindaco uscente e della sua lista civica "Variati Sindaco". Si tratta, come è stato specificato, di un sostegno a titolo individuale, perché formalmente Fare non si schiera, ma che arriva da un gruppo di rappresentanti particolarmente attivi del comitato Vicenza Palladio del movimento fondato l'anno scorso da Oscar Giannino, Luigi Zingales, Michele Boldrin e altri intellettuali, economisti e pensatori di diversa provenienza culturale e politica.
"Abbiamo analizzato i programmi e le liste in campo per queste comunali - ha spiegato il coordinatore provinciale Filippo Franceschetto, che ha parlato a nome dei membri presenti del comitato - e la lista 'Variati Sindaco' è quella che più di altre, in termini programmatici e di 'civicità' delle candidature, rispecchia idee e valori presenti in Fare. In particolare, le idee e le proposte riguardanti il lavoro (che passa ad esempio attraverso la nascita di una casa per le startup, il rilancio dell'università e del polo della meccatronica) e l'efficientamento della pubblica amministrazione (attraverso la cosiddetta "rivoluzione burocratica") sembrano essere un'ottima applicazione a livello locale dei principi più volte ribaditi a livello nazionale nel manifesto di Fare. Questa è la strada per liberare le energie della città e dare a tutti le opportunità per fare".
Nell'esplicitare il proprio sostegno alla corsa a sindaco di Achille Variati, e nel dare un'indicazione di voto a favore della lista civica Variati Sindaco, i membri del comitato vicentino di Fare hanno anche lanciato un'idea complementare a quelle già annunciate nelle scorse settimane dalla campagna Variati 2013: lo sviluppo e l'implementazione del programma Smart City Communities.
Il sostegno è stato accolto con soddisfazione dal sindaco Achille Variati: "Siamo felici di questo attestato di fiducia di persone libere che si mettono a disposizione di un progetto e di una visione di città ben chiara. Dobbiamo continuare a lavorare per una città sempre più intelligente e sempre più al servizio dei cittadini. Una città in cui fare le pratiche sia semplice e senza inutili perdite di tempo. Una città che investa sulla formazione dei giovani e sulle loro idee: trasformandole ad esempio in business plan e imprese. Così potremo avere una città moderna e potremo togliere le catene che continuano a frenare il nostro Paese"
Il manifesto presentato oggi:
Tanti vicentini il 24 e il 25 febbraio hanno votato FARE per Fermare il Declino perché ne condividevano i 10 punti programmatici e perché hanno apprezzato quel cambiamento di contenuti, persone e modo di far politica che è il tratto distintivo di FARE.
In quest'ottica il Comitato "Palladio" (il comitato cittadino di FARE) si è a lungo interrogato sulla possibilità di proseguire lungo queste direttrici anche a livello locale in vista delle elezioni comunali.
Il dibattito tra i numerosi membri del comitato cittadino ha portato a concludere che presentare un programma politico e una squadra di governo per la città non è una cosa che si improvvisa in pochi mesi. FARE vuole continuare ad essere una risposta pragmatica e concreta ai bisogni dei tanti che si sentono oggi senza rappresentanza politica. FARE Vicenza non vuole venir meno a questa idea e pertanto la partecipazione a competizioni elettorali locali è stata rimandata a quando l'elaborazione programmatica avrà raggiunto, anche a livello locale, quel livello di assoluta eccellenza che è stato ed è il fiore all'occhiello di un movimento nato poco più di 9 mesi fa.
Tuttavia questo non ha impedito a singoli membri del comitato cittadino di FARE di analizzare i programmi e le liste in campo per queste comunali. Da quest'attività è nata, per iniziativa di alcuni di essi (Anna Maria Costalunga, Enrico Dall'Osto, Alfonso Scapin, Alberto Attolini, Enrico Pausa e Piero Dal Re), la volontà di esplicitare un supporto alla lista "Variati Sindaco" che più di altre, in termini programmatici e di "civicità" delle candidature, rispecchia alcuni punti programmatici e valori presenti in FARE.
In particolare, le idee e le proposte riguardanti il lavoro (che passa attraverso la nascita di una casa per le startup, il rilancio dell'università e del polo della meccanotronica) e l'efficientamento della pubblica amministrazione (attraverso la cosiddetta "rivoluzione burocratica") della lista "Variati Sindaco" sembrano essere un'ottima applicazione a livello locale dei principi più volte ribaditi a livello nazionale nel manifesto di FARE.
In particolare, citiamo alcune dichiarazioni in merito del Sindaco Variati:
Lavoro, giovani e università:
"Una città viva è anche una città giovane e capace di esprimere energie troppo spesso soffocate. Per questo serve togliere o allentare vincoli, sburocratizzare. Serve dare spazi e opportunità alla città di costruire il proprio futuro. A chi ha idee dobbiamo dare la possibilità di trasformarle in realtà. Lo faremo qui, nell'ex Burci, con la casa delle startup. E lo faremo rafforzando il ruolo dell'Università. Questa è la nostra startup per la Vicenza dei giovani, della formazione e delle nuove imprese".
Il nostro obiettivo è introdurre un nuovo modello in cui il Comune non deve dirigere ma facilitare e affiancare le idee. È quello che avverrà con la casa delle startup che nascerà presto all'ex Burci, grazie alla collaborazione con le associazioni di categoria. Qui le idee e le energie di impresa potranno esprimersi concretamente. Noi le accompagneremo, anche cercando accordi con le banche per forme di finanziamento per farle crescere
Io voglio investire e rafforzare il ruolo dell'Università per farne un centro nazionale della meccatronica e raddoppiare il numero di iscritti.
Pubblica Amministrazione:
In questi 5 anni ci siamo impegnati per dotarci degli strumenti. Ora che li abbiamo voglio dare il via ad una rivoluzione burocratica: per un Comune che sia sempre più al servizio dei cittadini. A partire da una semplificazione radicale degli sportelli d'accesso: solo due - uno per i cittadini, uno per le imprese - presso cui presentare ogni tipo di pratica". Abbiamo lavorato molto sugli strumenti, ma si poteva fare di più sulla semplificazione e la velocizzazione delle pratiche - ha detto Variati - Non è giusto che un cittadino o un'impresa attendano mesi per avere una risposta, e su questo, ripeto, non sono ancora soddisfatto. Ora però abbiamo gli strumenti e possiamo fare una rivoluzione burocratica per mettere davvero al centro il cittadino. Voglio riorganizzare il Comune creando 2 uffici o porte d'accesso: una per le imprese e una per i privati. Qui si presenterà qualsiasi pratica, eliminando quindi la fastidiosa necessità di spostarsi tra gli sportelli sparsi in città e perdere tempo. Ogni pratica sarà quindi affidata ad una persona di riferimento. Questa sarà l'interlocutore del cittadino/impresa e ne seguirà la pratica. Che dovrà essere risolta entro un determinato tempo, comunicato all'inizio, e con la massima tracciabilità. In qualsiasi momento il cittadino potrà chiedere a che punto è. Così oltre a massima trasparenza ci sarà una concreta riduzione dei tempi sia di attesa che di risposta. E a questo sarà legata anche la valutazione dei dirigenti e dei collaboratori, di ogni livello".
"Un secondo obiettivo è di non far venire il cittadino in Comune per qualcosa che può fare da casa - ha aggiunto Variati - Dobbiamo semplificare: mai fare doppioni o richiedere informazioni che il Comune ha già, e far accedere il cittadino alle pratiche con un solo dato: il codice fiscale o la partita IVA. Via tutto quello che non serve e per questo procederemo anche alla pulizia dei regolamenti e degli archivi. È questa la strada che abbiamo avviato e lungo la quale vogliamo procedere per una città più intelligente: in questi anni abbiamo portato al Comune un nuovo server, nuovi software e protocolli; abbiamo digitalizzato tutta l'anagrafe, abbiamo introdotto l'uso dei software open source che non solo danno più sicurezza e qualità, ma assicurano anche un risparmio economico di 130 mila euro all'anno. Sul wifi siamo a oltre 50 hotspot: espanderemo il servizio ma sempre con la massima cautela per non creare inquinamento elettromagnetico. Stiamo già applicando i parametri europei, molto più restrittivi di quelli italiani, ma teniamo alta l'attenzione e vogliamo creare aree protette, come i parchi gioco. Vicenza é anche una delle 30 città italiane in cui si sta costruendo l'infrastruttura a banda larga. E continueremo a collaborare perché questo sviluppo continui. Una città intelligente è una città dove tutto comunica con tutto e le informazioni si integrano. Dai parcheggi alla sicurezza, dall'illuminazione ai bus a internet, tutto dev'essere integrato e il cittadino o il turista con il suo telefonino deve poter facilmente fare segnalazioni, ottenere informazioni, farsi guidare ai servizi e alle risorse della città".


Partendo da quest'ultimo concetto, quello di "città intelligente", di "smart city" ci sentiamo di proporre un piano di collaborazione per lo sviluppo e implementazione del programma Smart City Communities, sancito dalla Commissione Europea di Bruxelles ancora nel 2010 dal progetto "A world You like with a Climate you like" della Commissione Europea, Direttorato sul
Clima e sulla base del modello PON - Programma Operativo Nazionale - con Decreto Direttoriale MIUR n. 84/Ric del 2 marzo 2012
Noi concepiamo un progetto di Smart City Community nella sua globalità: occore una visione lungimirante e saper predisporre un progetto che guardi al futuro pianificando il miglioramento della qualità della vita della Città nel suo insieme.
L'ottenimento di fondi europei sottostà proprio a questa capacità: cioè di saper progettare una visione intelligente del futuro della città che si intende realizzare da sottoporre al alll'esame della commissione europea.
 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network