Fantò: 9 luglio, un giorno infausto per la scuola statale
Giovedi 9 Luglio 2015 alle 18:28 | 0 commenti
Luca Fantò, gruppo di lavoro scuola PSI provincia di Vicenza
E’ un giorno infausto questo 9 luglio, e lo ricorderemo a lungo. E’ il giorno della definitiva approvazione della riforma Renzi che rivoluziona la scuola statale italiana. Una riforma nata in non si conosce quali stanze (esiste un precedente documento della “fondazione Agnelli†che sembra ricalcarne l’impostazione), cresciuta tra servili dichiarazioni di politici compiacenti e immediatamente rilanciate da molti mass-media, approvata tra inattuate promesse di dialogo e inascoltate proteste di chi nella scuola lavora.Sin da settembre, le nostre scuole statali saranno affidate per la didattica e per la gestione a singoli Dirigenti. Valutate in maniera approssimativa da chi potrebbe non avere la necessarie preparazione. Il trionfo dell’incompetenza. Un “one man show†che, a nostro parere, condanna la scuola statale italiana all’inefficacia. E una scuola inefficace è la fucina di una società che mette il potere nelle mani di pochi, che annichilisce ogni potenzialità dei suoi cittadini.
A nulla sono serviti i richiami e le proteste di chi nella scuola lavora ogni giorno e che mai realmente è stato consultato, ascoltato con l’intento di capire ed accogliere. A nulla sono servite le tattiche parlamentari delle sempre frammentate opposizioni. A nulla è servito lo sterile dissenso interno al Governo.
I Deputati del PSI, sollecitati dai compagni del vicentino e dai compagni presenti in alcune associazioni di precari della scuola, sono riusciti a far approvare un OdG, prima firmatario il Deputato socialista eletto in Veneto, Pastorelli, che impegna il Governo a valutare l’opportunità di prevedere una procedura speciale riservata ai docenti che siano in possesso dell’abilitazione all’insegnamento e abbiano prestato servizio a tempo determinato, per un periodo anche non continuativo non inferiore a 36 mesi di servizio nelle istituzioni scolastiche.
Noi socialisti vicentini avremmo voluto che il PSI si battesse maggiormente per la libertà d’insegnamento, per i titolari di cattedra, per ripristinare il merito garantito dalle graduatorie, ma questo OdG è pur sempre il segnale di attenzione ai protagonisti della scuola, ai docenti.
La battaglia non è però terminata ed il PSI della provincia di Vicenza si dichiara pronto da subito, a sostenere qualsiasi iniziativa volta a ridurre i danni che la “buona scuola†di Renzi potrebbe determinare.
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