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Famiglie in difficoltà, inaugurati oggi i nuovi spazi e servizi al Villaggio SOS Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 7 Dicembre 2013 alle 15:48 | 0 commenti

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Villaggio SOS Vicenza - Il saluto del sindaco di Vicenza Achille Variati e la benedizione del Vescovo, mons. Beniamino Pizziol hanno aperto questa mattina la cerimonia di inaugurazione dei nuovi spazi di Villaggio SOS Vicenza e dei nuovi servizi ad essi collegati, sempre all’interno della sede di viale Trieste 158.

Tante le possibilità di ascolto e aiuto in più offerte alle famiglie in difficoltà, grazie alle strutture abitative rimesse a nuovo che IPAB Vicenza ha concesso in comodato d’uso gratuito fino al 2030, con il contributo di Fondazione Cariverona e Fondazione Zanetti.

Tre gli appartamenti risistemati, con coibentazione completa dell’intero edificio e riqualificazione
degli spazi esterni. Un progetto finalmente operativo, dopo un grande lavoro di riforma documentato
dalla mostra fotografica allestita all’interno di Villaggio SOS.
Già stabilita la loro destinazione d’uso, che riguarderà quindi le nuove proposte di assistenza sociale
alla famiglia lanciate da Villaggio SOS Vicenza, con una missione bene in mente: accompagnare,
lungo la strada che porta fuori dalle difficoltà, in risposta a una società che al contrario tende ad allontanare i casi critici.


Casa Papà-Bambino.

La proposta più innovativa, unica in tutto il Veneto, è quella che riguarda la Casa Papà-Bambino,
cioè il progetto di accoglienza residenziale per padri soli con figli minori. Una risposta per intercettare
il crescente bisogno di quei soggetti privi di una rete parentale, che si trovano nella necessità di
crescere i figli in solitudine. L’idea è quella di costruire un percorso con soggiorno di durata compresa
dai tre mesi all’anno intero, per insegnare ai papà a dialogare con sé stessi e quindi con i figli
attraverso gli spazi domestici condivisi.
Operatori qualificati indicheranno la via per una costruzione solida di legami fondati sull’ambiente
familiare, questo perché la casa è il primo luogo di trasmissione di conoscenze tra le due generazioni.
Gestione domestica, autonomia economica e abitativa, relazione sana con l’esterno sono i target
del sentiero da tracciare, imparando assieme a de-costruire il vecchio modello di relazione, e quindi
a co-costruire un nuovo progetto di vita.


Spazio neutro incontri protetti e counselling psicologico.

Lo Spazio neutro per incontri protetti è una struttura abitativa aperta ai genitori dei ragazzi ospiti del
villaggio per potenziare la ripresa dei contatti e rinforzare la relazione generazionale. E’ un ambiente
familiare a tutti gli effetti, con cucina, camera e bagno, dove viene data la possibilità respirare di
nuovo un’aria di casa, così da rinforzare l’efficacia degli incontri protetti e del counselling.
Il counselling è un sistema di colloqui di aiuto - con servizio familiare e scolastico aperto anche alle
scuole del territorio e famiglie esterne - che integra consulenza educativa, psicologica e psicoterapica. Ma con un punto di forza rivoluzionario: la pratica è interamente centrata a esaltare le competenze
della persona, più che individuarne le carenze. L’obbiettivo deve essere quello di restituire fiducia
sulle reali risorse per crescere, produrre cambiamenti e quindi superare le difficoltà. Una pratica
breve e “pronto uso” per i momenti di sconforto, adattabile a un elevato numero di situazioni, e costruita per garantire progressiva autonomia all’individuo, sempre più indipendente dal counsellor
nella gestione della propria vita.


Casa autonomia.

Vera e proprie struttura “ponte” verso l’autonomia, pensata per i ragazzi che, raggiunta la maggiore
età, hanno concluso il loro percorso nei servizi di sostegno tradizionali, e per i quali in particolare
non è previsto il rientro nella famiglia d’origine. Al loro fianco, educatori che li accompagneranno
fino al completamento dei percorsi scolastici, o al reperimento di un’occupazione o un alloggio che
favorisca lo sgancio completo e meno “traumatico”.

Con l’inaugurazione tutti i servizi sono ufficialmente operativi per l’accoglienza.

Le dichiarazioni dei presenti:
Valter Iposi, Presidente Villaggio SOS Vicenza:
“Nelle nostre strutture lavorano una cinquantina di operatori, a servizio per un centinaio di bambini
e ragazzi. Questo rinnovo arriva in risposta a richieste di aiuto precise che abbiamo incontrato da
parte della società negli ultimi anni. Abbiamo recuperato tre appartamenti sui cinque disponibili, ma
siamo fiduciosi per il futuro di avere anche i due che mancano”

Piera Moro, Direttrice Villaggio SOS Vicenza:
“Abbiamo messo assieme tutte le nostre risorse per fare del Villaggio una famiglia di appoggio a
tutti gli effetti. Le fragilità familiari possono essere superate, se le istituzioni sanno intercettarle con
capacità tecniche e predisposizione mentale giusta. Inauguriamo oggi il frutto di un lavoro lungo tre
anni e mezzo, per dare la possibilità di inserire le difficoltà in un contesto di normalità”

Achille Variati, Sindaco di Vicenza:
“Un grazie a nome della città, a una struttura che ora si allarga, ma che è stata voluta e pensata fin
dagli anni '70 anche da chi mi ha preceduto: un segno che già in passato si è capito come guardare
al futuro. Oggi il Villaggio è un'istituzione aperta, che lavora per promuovere l'autonomia dando
davvero una progressiva e completa autonomia alle persone che segue”

Beniamino Pizziol, Vescovo Diocesi di Vicenza:
“Accompagnare vuol dire farsi compagni di strada, ed è la strada il luogo dove si incontrano le persone
in difficoltà, come insegna la parabola del buon samaritano. Stare sulla strada vuol dire non
aspettare le richieste di aiuto, ma andare loro incontro”

Per ogni informazione: 0444 513 585; [email protected]; www.villaggiososvicenza.it


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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