Quotidiano | Categorie: Fatti

"False attestazioni del credito bancario in Italia": sul nostro shop il libro di Giovanni Frescura che vi difende dagli abusi bancari

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 19 Gennaio 2018 alle 19:14 | 0 commenti

Pubblicato il 18 gennaio alle 22.20, aggiornato il 19 alle 19.14 con l'intervista video all'autore. È ora disponibile preso il nostro shop (clicca qui) il testo specialistico "False attestazioni del credito bancario in Italia" del dr. Giovanni Battista Frescura*, un consulente esperto nelle normative sulle irregolarità nel calcolo degli interessi sui finanziamenti erogati dalle banche (anatocismo, ultralegali, oneri indebiti, ecc.), autore alcuni anni fa di un corposo manuale sul tema dell'usura nei crediti bancari, molto noto tra coloro che si occupano di controversie con le banche. Oggi vi proponimao la prima di una serie di interviste in cui affronterà con noi i temi del suo utile testo.

False attestazioni del credito bancario in ItaliaIl nuovo libro illustra, infatti, ad avvocati, commercialisti e consulenti tecnici come far revocare, tramite la procedura (civile) della querela di falso, decreti ingiuntivi non opposti e sentenze che hanno condannato, ingiustamente, i clienti (soprattutto piccole/ medie imprese) a pagare, con illegali esecuzioni immobiliari e fallimenti, somme non dovute alle banche; può ricorrere a questa procedura anche chi ha azioni espropriative in corso.

Il libro ha uno specifico capitolo dedicato agli NPL (non performing loans ovvero credit i incagliati/ deteriorati) e alla loro cessione, che ha logicamente dei problemi quando riguarda un credito "falso".
Il dr. Frescura tiene dei corsi in cui insegna agli interessati ad utilizzare la querela di falso, uno strumento (che non ha alcun termine di prescrizione o decadenza) del processo civile per impugnare le errate / false attestazioni dei crediti bancari; si tratta infatti di una procedura poco conosciuta anche dagli stessi avvocati e finora mai utilizzata nel contenzioso bancario, nonostante in sede giudiziaria molto spesso si accerti che i decreti ingiuntivi ottenuti dalle banche, sulla base di una ideologicamente falsa autocertificazione del credito ex art. 50 Tub, non sono validi.
La banca in questa autocertificazione afferma infatti di vantare un credito certo anche quando è stato formalmente contestato oppure è notoriamente viziato dalle irregolarità e/o dall'usura, per non parlare della questione (non normata) della "moneta scritturale" con cui, generalmente, la banca eroga i prestiti.

 

*L'autore

Giovanni Battista Frescura nasce a Marostica (VI) nel luglio del 1953 e risiede a Valdagno (VI)
Ha ottenuto la maturità scientifica al liceo Da Ponte di Bassano del Grappa e si è poi laureato in giurisprudenza all'Università di Padova.
Ha lavorato dapprima in associazioni di categoria e industrie private come consulente legale.
In seguito ha conseguito il master in "Pianificazione territoriale e mercato immobiliare" presso il Corep/Politecnico di Torino.
Ha poi lavorato come consulente immobiliare autonomo ed è iscritto all'Albo dei consulenti tecnici del Tribunale di Vicenza.
Negli anni '90 ha scritto il libro "Aste immobiliari" pubblicato nel 1997 da Il sole 24 Ore.
Dal 2007 si occupa di consulenze tecniche in controversie bancarie specializzandosi nel tema della contestazione dei crediti delle banche nelle esecuzioni e nei fallimenti, difendendo con successo le ragioni dei clienti. Nel 2010 ha pubblicato un primo testo sull'usura e l'anatocismo nelle operazioni di credito, seguito poi nel 2013 dall'opera, molto nota tra gli esperti del contenzioso bancario, "L'usura nei prestiti di banche e finanziarie". Numerosi suoi scritti sul tema dell'usura bancaria sono facilmente reperibili su internet.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network