Faib Confesercenti Vicenza: Decreto legge e raccolta firme per "liberare" la benzina
Martedi 29 Marzo 2011 alle 15:24 | 0 commenti
FAIB Confesercenti Vicenza - A marzo Faib Confesercenti, Federazione Autonoma Italiana Benzinai, ha partecipato all'importante presentazione della proposta di legge chiamata "libera la benzina" esposta a Roma, il cui obiettivo è l'abbassamento dei prezzi in tutti i distributori.
Dal 1° gennaio di quest'anno, un litro di benzina senza piombo che al distributore è stato pagato 1,432 euro costava, al netto delle imposte, in realtà solo 63 centesimi: più o meno quanto una bottiglia di acqua minerale, la metà di un litro di latte, un quarto di chilo di pane, persino meno di una tazzina di caffè. Ciò nonostante pagare meno i carburanti è possibile, abbattendo la tassazione.
Se il DDL sarà approvato, il prezzo del carburante si abbasserà mediamente di 6 centesimi di euro al litro, un risparmio di circa 415 euro all'anno medi per famiglia, senza contare i risparmi di tempo e di denaro per trovare un impianto "no logo" magari presso la grande distribuzione con file interminabili. L'iniziativa è parlamentare, supportata dalle categorie e dal sostegno popolare, perciò per dare forza decisionale Faib raccoglierà 500.000 firme presso i distributori affiliati, i moduli si trovano anche nel sito web Faib.it direttamente dalla home page. Lo slogan scelto è diretto: Se vuoi pagare meno mettici la firma! Libera la benzina!
Con l'approvazione della legge "Libera la benzina" sarà possibile ottenere un mercato all'ingrosso che renda più trasparenti le condizioni di approvvigionamento, inoltre, la volontà è quella di rompere il monopolio esistente abrogando il vincolo della fornitura in esclusiva imposto finora ai gestori. Insomma, come ha dichiarato Flavio Convento Presidente della Faib di Vicenza "un disegno di legge semplice e immediato che rappresenta una svolta e una speranza per la categoria e soprattutto un grande vantaggio per i consumatori e per tutte le imprese. L'Assemblea provinciale dei nostri gestori, convocati per lanciare la sottoscrizione di firme, ha visto una partecipazione massiva con la sala gremita e molti rappresentanti in piedi, ottimo auspicio per l'iniziativa. Dei 25.000 impianti italiani il 92% si rifornisce da un unico petroliere, costretti dalla legge vigente, mentre solo l'8%, quelli definiti "no logo", acquistano i carburanti sul libero mercato praticando prezzi leggermente inferiori".
La Faib sta cercando convergenze con le forze politiche disponibili a valutare nuove proposte per il Decreto legge. Hanno già dato il proprio appoggio senatori e parlamentari del PD, dell'UDC, di Italia dei valori e dell'Api.
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