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"Facciamo vedere di cosa siamo capaci", Zoccai sprona gli orafi vicentini

Di Emma Grande Venerdi 10 Ottobre 2014 alle 16:28 | 0 commenti

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"Facciamo vedere di cosa siamo capaci". Gino Zoccai, titolare della storica impresa orafa Legi International, eletto in questi giorni presidente della categoria orafa e argentiera di Apindustria Confimi Vicenza, prova a spronare i produttori locali per rilanciare la qualità e il design dei gioielli vicentini. Di seguito il pensiero di Zoccai sulla difficile sfida che l'aspetta.

L’imprenditore ha accettato una sfida difficile, dopo anni di crisi anche nel settore dei metalli più pregiati, dove le sole aziende che hanno saputo orientarsi nei mercati esteri sono riuscite mantenere in vita le proprie quote di mercato, mentre quelle rimaste dentro ai confini nazionali hanno dovuto arrendersi.

«Il mio obiettivo è quello di dare nuovo impulso alla categoria – spiega Zoccai – cercando di aumentare il numero di associati per creare un gruppo importante, che sia in grado di promuovere la produttività locale. La sfida delle nostre azienda deve essere infatti proprio questa: crescere come distretto. In passato c’è stato troppo campanilismo, mentre quello che serve è aprirsi e unirsi, vedendo come concorrenti gli altri paesi del mondo e non i nostri vicini di casa».

Tuttavia alcuni paesi stranieri, soprattutto in Asia, hanno preso il largo negli ultimi anni, e riprenderle è praticamente impossibile: «Non possiamo pensare di superare questi concorrenti che forniscono la grande distribuzione – precisa il neo presidente – ma possiamo specializzarci sul design e nelle tecniche di lavorazione artigianale per conquistare chi cerca prodotti di qualità, con la consapevolezza che “piccolo è bello”».

La filosofia che Gino Zoccai vuole portare in Apindustria è un po’ la stessa che ha fatto diventare grande la sua azienda di gioielli “Legi International spa”, fondata a Zanè (VI) nel 1839, presente oggi con oltre cinquanta negozi in tutta Italia e uffici anche in Giappone e a Dubai. Un’azienda che ha sempre investito sull’unicità delle sue creazioni.

«Il nostro territorio può contare su imprenditori orafi coraggiosi e determinati, che torneranno a far vedere di cosa sono capaci – conclude Zoccai – restituendo fiducia ed entusiasmo all’intero settore».

Leggi tutti gli articoli su: Apindustria, oro, Orafi, Gino Zoccai, Legi International

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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