Faccia libero, le condizioni del "Veneto Serenissimo Governo"
Mercoledi 21 Maggio 2014 alle 10:43 | 0 commenti
Veneto Serenissimo Governo - Apprendiamo che è stato scarcerato (leggi qui) Luigi Massimo Faccia, il governo italiano ha aderito alle ragionevoli richieste del Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica. Il Veneto Serenissimo Governo con il suo ministro della giustizia conferma che ad indipendenza avvenuta valuterà e verificherà gli eventuali errori o intralci di Luigi Massimo Faccia compiuti nei confronti della lotta del Popolo Veneto per la sua indipendenza totale.
Da questo momento Luigi Massimo Faccia ha libera circolazione nei territori della Veneta Patria, se è nella necessità di andare all'estero inoltri richiesta al Ministero degli Interni del Veneto Serenissimo Governo.
Questo atto del governo dello stato italiano e della sua magistratura sono un indice di buona volontà per risolvere le ultracentenarie questioni scaturite dal referendum del 1866 che unì illegalmente il Veneto all'Italia, il tutto in palese violazione del diritto internazionale.
Ora il governo italiano deve riconoscere il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto accogliendo tutte le richieste stabilite nel memorandum che ha ricevuto nel 2001 e che riportiamo qui sotto come promemoria:
1- Costituzione di una commissione quadripartita presieduta dalla Francia e composta dall'Austria, Italia e Veneto Serenissimo Governo per il controllo della regolarità del rifacimento del referendum del 1866 che unì illegalmente il Veneto all'Italia;
2- Consegna di tutte le basi militari Italiane e il loro materiale alle autorità militari francesi;
3- Nomina di un generale francese plenipotenziario per la gestione provvisoria dell'amministrazione militare e civile, e per la gestione e la proclamazione dei risultati del referendum;
4- Non interferenza delle basi NATO e USA presenti sul Veneto territorio durante lo svolgimento e la preparazione del referendum;
5- Qualsiasi ingerenza da parte di chicchessia durante la preparazione e lo svolgimento del referendum sarà considerato atto ostile;
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