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Fa più notizia un albero che cade che un'intera foresta che cresce

Di Marco Polo Martedi 19 Marzo 2013 alle 20:17 | 0 commenti

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Il comune di Valstagna ha aderito alla Giornata Internazionale delle Foreste. Tale evento è stato proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite fissando per il 21 marzo la data in cui porre l’accento e solleticare la coscienza popolare sulla grande importanza di questi habitat per la sopravvivenza della vita dell’uomo sulla terra.

Il comune valligiano, con questa iniziativa, ha voluto sottolineare che non alle sole foreste equatoriali si fa riferimento in questa giornata bensì anche alle aree collinari o di pianura che nel territorio sono state sfruttate per decenni a servizio dell’agricoltura intensiva con il risultato di aver stravolto il paesaggio ed esposto terra e acque, e i suoi abitanti, a diverse forme di inquinamento e rischio idrogeologico.

Questo tema ha assunto sempre maggior rilevanza negli ultimi anni per vari motivi. Innanzitutto a causa dei cambiamenti climatici, legati all’aumento della CO2 in atmosfera, che hanno determinato periodi di alluvioni alternati ad altri di siccità; all’aumento dell’inquinamento atmosferico ed idrico; all’impoverimento del paesaggio rurale; alla distruzione di ambienti che consentono la vita di molte specie animali. Le aree boscate, di cui fa parte anche un semplice filare arboreo lungo una scolina o lungo una strada, hanno un fondamentale ruolo di «tampone» contro tutte queste forme di «negatività» prodotte dall’azione antropica. Ad esempio, 1 km di siepe riesce ad abbattere mediamente l’inquinamento prodotto da sette autoveicoli  in un intero anno. Incentivare la diffusione del bosco e dell'arboricoltura su superfici agricole significa pertanto ridurre gli effetti dell'agricoltura intensiva ma anche creare nuove opportunità di reddito. Si spiega così lo slogan che accompagna questa prima Giornata Internazionale delle Foreste: «Pianta un albero, pianta il nostro futuro».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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