Ex discoteca Ciao Ciao, Lega Nord: la sagra del protagonismo di Piera Moro
Domenica 19 Luglio 2015 alle 23:52 | 0 commenti
La nota della sezione Lega Nord – Liga Veneta di Marano Vicentino e Gruppo politico Noi di Marano
Dopo il numero di Marano Comunica di Febbraio 2015, reso indimenticabile per i foglietti “fatti scrivere†agli anziani, che frequentano il centro diurno, e per i messaggi non raccolti (forse si sperava arrivassero) da parte dei bambini del nido comunale, continua con l’ultimo numero della rivista comunale, il percorso di autocelebrazione, in perfetto stile da partito unico, da “ancien régimeâ€, dell’amministrazione maranese.Mentre il primo foglio viene archiviato con un semplice sorriso, che spunta sulle labbra di chi si chiede come mai non siano arrivati i messaggi dei bambini del nido comunale, nel secondo vi è un palese, maldestro, tentativo di fare propria una cosa che è di altri. L’intento di sfruttare il lavoro, e le spese, di aziende private per cercare di farlo proprio.
Molte persone del paese ci hanno chiesto, a proposito, delle delucidazioni.
Ma per rispondere basta solamente riportare la dichiarazione rilasciata dal sindaco Piera Moro, al Giornale di Vicenza: “L’abbattimento dello stabile incompiuto di viale Europa, assieme a quello dell’ex discoteca Ciao Ciao, era tra gli obiettivi annunciati nel programma elettorale. Fin da subito è stata chiara la nostra ferma volontà di bloccare il degrado del paese, trovando soluzioni tangibili e concrete. I fatti di questi giorni lo stanno dimostrandoâ€.
E’ un peccato che, sfogliando il programma di “Marano Bene Comuneâ€, facilmente reperibile sull’omonimo sito web, alla pagina Qualità del territorio (Urbanistica-Ambiente-Lavori Pubblici-Viabilità ), non si trovi alcuna traccia di citazione relativa all’abbattimento di stabili, ne tantomeno si parla di quello incompiuto in viale Europa e dell’ex discoteca Ciao Ciao.
Forse l’amministrazione maranese si rende conto di non riuscire, nell’impresa titanica, di realizzare le promesse elettorali, quelle che qualcuno, a suo tempo, amò definire “il libro dei sogni� Possibile.
Allora si cerca di aggrapparsi agli specchi, ma questi ultimi essendo scivolosi, ti fanno rapidamente scendere verso il fondo.
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