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Ex Centrale del Latte, Cavalieri e Zavagnin presentano un nuovo bando

Di Giulia Biasia Venerdi 15 Aprile 2016 alle 13:03 | 0 commenti

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A novembre 2015 la ditta Soldà Pilloni aveva vinto il bando per la cessione e la riqualifica dell'area denominata ex Centrale del Latte nel quartiere San Bortolo, precisamente via Medici. La ditta (peraltro unica offerente), dopo che il Comune di Vicenza aveva fatto le ordinarie verifiche, era stata esclusa per mancanza di requisiti di capacità morale del responsabile tecnico della ditta. In data odierna, 15 aprile, l'assessore Risorse economiche e alle politiche del lavoro, Michela Cavalieri, e il direttore del settore Patrimonio ed Espropri, Fausto Zavagnin, hanno ripresentato il bando, che non differirà dal precedente (il valore rimane 3.300.000 milioni) e il cui "vincitore" verrà reso noto il 14 giugno.

"La data non è stata scelta a caso. La ditta esclusa (che non potrà riproporsi perché è in lite con il Comune) si è rivolta al Tar che si pronuncerà l'8 giugno. La scelta del 14 giugno è per portare rispetto verso tutti. Noi, comunque, vogliamo andare avanti pubblicando lo stesso il bando, perché nel caso precedente il mercato aveva comunque risposto, anche se l'operazione non è andata a buon fine. Abbiamo buone aspettative che non vada deserto. Ci sono persone che vengono ad informarsi, magari per fare sopralluoghi. Un minimo di movimento c'è, ma dire che siamo fuori dal tunnel è troppo. A giugno vedremo se ci saranno privati disposti a portare avanti i lavori, altrimenti ci guarderemo in faccia in giunta" spiega l'assessore Cavalieri. "Per noi, questo bando non è un guadagno, ma è restituire al quartiere un'area vuota."

Maggiori informazioni dal Comune di Vicenza
E' stato pubblicato questa mattina il nuovo avviso di cessione e riqualificazione dell'area dell'ex Centrale del Latte, dopo l'esclusione della ditta a cui era stato aggiudicata provvisoriamente la precedente gara. “Confermiamo – dichiara l'assessore alle risorse economiche e alle politiche del lavoro Michela Cavalieri che con l'assessore alla progettazione e sostenibilità economica Antonio Dalla Pozza sta seguendo l'intera vicenda – la base d'asta e la modalità di esecuzione dell'intervento con il quale non intendiamo fare cassa, ma avviare un'opera di rigenerazione urbana in collaborazione con il privato, con l'obiettivo di restituire al quartiere un'area da troppo tempo dismessa. L'offerta, poi stoppata per ragioni di tipo legale, e la presenza di manifestazioni di interesse informali ci fanno ben sperare rispetto all'appetibilità di questa nostra proposta”.
Le domande degli interessati andranno presentate al Comune entro il 13 giugno. L'apertura delle buste è prevista per il 14 giugno. Nel frattempo, l'8 giugno è prevista l'udienza nella quale il TAR dovrà esprimersi sul ricorso del precedente aggiudicatario provvisorio, in relazione all'annullamento del provvedimento di esclusione che lo riguarda e che si riferisce alla mancanza dei requisiti di capacità morale del responsabile tecnico.
L'eventuale nuovo aggiudicatario rimarrà vincolato alla propria offerta per 1 anno, prorogabile in seguito ad accordo tra le parti, in quanto la sottoscrizione del contratto di compravendita è subordinato al passaggio in giudicato del rigetto del ricorso pendente.
Rimane quindi confermato l'importo a base d'asta relativo alla cessione dell'area edificabile, notevolmente ridotto rispetto alla prima gara che risale al 2013: in cambio della realizzazione di opere pubbliche per 2,3 milioni di euro, l'offerta minima richiesta è pari a 3,3 milioni di euro, comprensivi della bonifica stimata in 950 mila euro.
Al valore tecnico, architettonico e ambientale della riqualificazione verranno assegnati fino a 50 punti, mentre l'offerta economica ne varrà al massimo 20, tanti quanti i punti assegnati in modo del tutto innovativo alla qualità della proposta metodologica che preveda il coinvolgimento progettuale dei portatori di interesse.
In cambio della riqualificazione delle opere pubbliche, nell'area di circa 13 mila metri quadrati il privato otterrà 5 mila metri quadrati di superficie e 20 mila metri cubi di volume per costruire edifici alti al massimo 13,5 metri. Tutti i documenti relativi all'avviso di gara sono pubblicati nella home page del sito www.comune.vicenza.it (link http://www.comune.vicenza.it/albo3/altri.php/145866).


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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