Ex centrale del latte, Albera: chiediamo urbanistica partecipata!
Sabato 15 Ottobre 2011 alle 17:35 | 0 commenti
Giancarlo Albera, Coordinamento Comitati Cittadini - Intervento di Giancarlo Albera per conto del Coordinamento dei Comitati Cittadini. "A seguito della simbolica iniziativa messa in atto dal Coordinamento dei Comitati Cittadini per sollecitare l'avvio dei lavori di riqualificazione dell'area ex-Centrale del Latte di via Medici, giusto una settimana fa, Venerdì 7 Ottobre, il Sindaco di Vicenza ci ha convocati per un sopralluogo al quale hanno partecipato il Parroco del Cuore Immacolato di Maria e rappresentanti del quartiere".
"Il Sindaco ha in parte accolto le richieste da noi fatte in più occasioni per l'avvio di un piano di riqualificazione.
Alla presenza anche dell'Assessore all'ambiente, il Sindaco ha prefigurato due possibili scenari:
1) con intervento del privato. Soluzione auspicata dal Sindaco, perché il Comune non ha i mezzi necessari per la bonifica e la riqualificazione;
2) in assenza del privato (o le proposte degli stessi non sono accettabili) comunque prima dell'estate verrà messa a disposizione del quartiere di San Bortolo l'area prospiciente via Medici a fronte delle due scuole materne e delle opere Parrocchiali, per un suo utilizzo pubblico ed anche l'ex palazzina degli Uffici. Utilizzo comunque temporaneo in attesa della riqualificazione complessiva.
Apprezziamo la volontà di dare inizio ai lavori di riqualificazione e, l'impegno assunto di completare nel frattempo la bonifica del terreno ex industriale.
Intendiamo, comunque, avere degli ulteriori chiarimenti e fare delle osservazioni in relazione alla prima ipotesi.
Quale idea ha l'amministrazione sull'uso complessivo di questa area? Come inserirla in una programmazione urbanistica del quartiere? Quali spazi si intendono destinare all'edificabilità e quali invece di possibile recupero di ciò che è esistente?
Non è sufficiente limitare l'area di utilizzo pubblico alla sola zona posta di fronte alle opere parrocchiali; è necessario per tutti saperne di più.
Gli spazi complessivi quindi che si ricaveranno, aree verdi di gioco o svago, dovranno essere a prevalenza pubblica con il recupero delle strutture come palazzina ex uffici, il nucleo storico dell'edificio ex sede della "centrale" (per riunioni di associazioni, gruppi di volontariato, spazi per giovani ed anziani, sala polifunzionale, biblioteca etc.).
Che l'area nel suo complesso debba funzionare in maniera unitaria ed integrata come un solo"corpo" senza zone esclusive o separate anche se distinte.
Riteniamo infine che essendo l'area di proprietà pubblica, sarà possibile misurare la volontà dell'Amministrazione di coinvolgere i cittadini "nell'urbanistica partecipata". Non è solo questione di disponibilità economiche ma anche del tipo di partecipazione alla vita democratica che si intende attuare".
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